Sul red carpet della Festa del Cinema di Roma solo star europee

Paola Cortellesi, Edoardo Gabbriellini e Roberta Torre. Sono questi i 3 italiani in Concorso alla Festa del Cinema di Roma (dal 18 al 29 ottobre al Parco della Musica).

Il sipario della XVII edizione si apre con l’atteso “C’è ancora domani”, esordio alla regia di Paola Cortellesi che ne è anche protagonista con Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni. Cortellesi è moglie e madre di tre figli nell’Italia del dopoguerra che, grazie a una misteriosa lettera, scopre che ci può essere una vita migliore…

Gli italiani alla Festa del cinema di Roma

“Holiday” di Edoardo Gabbriellini, è invece un noir ambientato tra adolescenti della generazione Z prodotto da Luca Guadagnino e interpretato da Margherita Corradi, Giorgia Frank, Alessandro Tedeschi, Alice Arcuri, Alessia Giuliani, Flavio Furno, Massimo Mesciulam, Alessio De Persio, Alessio Raffaghelli, Francesca Maselli, Anna Argenti, Asia Spina. Ambientata a Genova, la storia segue Veronica: 18enne accusata di avere ucciso la madre e il suo amante che esce di prigione. Con l’aiuto di un’amica affronta un’adolescenza interrotta.

Terzo film italiano, tra i 18 in Concorso, è “Mi fanno male i capelli” di Roberta Torre, con Alba Rohrwacher e Filippo Timi. «Non è un film su Monica Vitti come ho sentito dire – spiega la direttrice artistica della Festa, Paola Malanga – ma è un omaggio». La trama racconta di una signora bionda sulla spiaggia che raccoglie qualcosa dalla sabbia. Poi si avvicina a un ragazzo e gli dice di essersi perduta. Da una casa vicina un uomo la osserva: Monica sta perdendo la memoria, Edoardo, il marito, l’accompagna con tenerezza nelle vite che lei si ricostruisce attraverso i film della Vitti, La notte, L’eclisse, Deserto rosso, Teresa la ladra, Amore mio aiutami, Polvere di stelle. Antonioni, Placido, Sordi, con il quale lei dialoga attraverso uno specchio, abiti, cappelli, sentimenti. Torre tratteggia con eleganza, partecipazione e pudore un omaggio a Monica Vitti e alla forza del sogno. La Rohrwacher volteggia persa fra ricordi e illusioni, mentre un Timi dolente cerca di trattenerla sulla terra.

Eventi speciali

Il premio alla carriera andrà a Isabella Rossellini e al compositore giapponese Shigeru Umebayashi, autore di iconiche colonne sonore della storia del cinema. Tra gli eventi da segnalare: il documentario su Zucchero Fornaciari, il docu sullo storico concerto degli U2, sul teatro-canzone di Giorgio Gaber e l’ultimo film di Ugo Gregoretti.

Poi c’è la sezione più popolare, Grand Public, con “Cento domeniche” di Antonio Albanese, “Diabolik chi sei?” di Antonio Manetti e Marco Manetti. Poi, Kimitachi Wa D Ikiru Ka (Il ragazzo e l’airone) l’attesissimo lungometraggio aninmato del maestro Hayao Miyazaki (al cinema da gennaio 2024, dopo aver sbancato in Giappone). E, ancora, “Nuovo Olimpo” di Ferzan Ozpetek, “Palazzina Laf” di Michele Riondino e “Volare” di e con Margherita Buy.

Assenti le star USA

«C’è stato un impatto dello sciopero di attori e sceneggiatori negli Usa sulla Festa. Avremmo voluto che i film fossero accompagnati dai loro interpreti, però lo sciopero coinvolge anche molti attori e attrici non americani che lavorano negli Usa» dice Paola Malanga presentando la Festa del cinema. E il presidente Gianluca Farinelli fa qualche nome: «Ci saranno, tra gli altri, la vincitrice di Cannes Justine Triet, Juliette Binoche, Valeria Bruni Tedeschi, Monica Bellucci, Isabella Rossellini, Jasmine Trinca, Sergio Rubini, Ferzan Ozpetek, Antonio Albanese, Christian De Sica… insomma ci sarà qualcuno da fotografare», chiosa.