Festa del Cinema di Roma
10:30 pm, 17 Ottobre 22 calendario
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“Il ritorno” di Emma e la guerra di Leo

Di: Orietta Cicchinelli
Emma
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Nel segno soprattutto di Emma Marrone, Edoardo Leo e Miriam Leone la giornata di ieri alla Festa del Cinema di Roma edizione 2022.

Emma “negli inferi dell’angoscia”

«Sono rimasta folgorata dal copione e ho capito che sarebbe stato un film complicato. Ma potevo mettermi alla prova e scendere negli inferi dell’angoscia, dell’apatia, dell’abbandono. Non avere più una possibilità». Così Emma Marrone, protagonista del film “Il ritorno” di Stefano Chiantini ad Alice nella città (Concorso Panorama Italia), intenso dramma di una giovane coppia che vive in una periferia del Lazio: un figlio di un anno e una vita tutta in salita, soprattutto per una madre con un compagno (interpretato da Fabrizio Rongione) inaffidabile…

«Quando mi dicono come va questa esperienza?, io dico: non è un’esperienza. È un lavoro! L’esperienza – continua Emma – è andare a fare il boy-scout nel bosco a raccogliere i funghi. Questo è un lavoro e va pagato. L’arte in Italia va pagata, i musei bisogna pagarli. I biglietti bisogna comprarli perché sostentiamo non solo gli attori, ma anche i reparti che lavorano: elettricisti, scenografi, sceneggiatori… c’è tanta arte da mettere in scena ed è giusto che venga retribuita».

La cantante pugliese, al suo secondo film dopo quello di Gabriele Muccino (A casa tutti bene), a proposito dei ruoli femminili nel cinema dice: «In Italia abbiamo attrici immense come Jasmine Trinca, Benedetta Porcaroli che sta facendo un percorso enorme. Da donna che ama le donne non mi “rode” quando le altre fanno delle cose belle. Sono, però, sempre o la moglie di qualcuno, o la compagna o l’amante o la disturbatrice, quindi è bello quando i registi scrivono ruoli che sono dati alle donne in cui magari è l’uomo a essere una figura subordinata. Quindi viva i registi che scrivono ruoli dove le donne sono protagoniste!» chiosa.

Chiantini

«Ho voluto Emma perché ero convinto che fosse la persona giusta per dare vita ed emozione a questo film – spiega Stefano Chiantini – con lei è stato un lavoro portato avanti insieme. Abbiamo subito individuato l’importanza della fisicità in un film poco parlato e più giocato a un ritmo tantrico della persona. Emma dà sempre qualcosa in più.  Fra noi c’è stata una collaborazione molto facile che mi ha emozionato. Lei veniva da un tipo di cinema di un grande autore come Muccino ma molto diverso dal mio cinema, dal mio modo di raccontare», conclude.

War–La guerra desiderata di Zanasi

Ma alla Festa del Cinema è stato anche il giorno di War–La guerra desiderata by Gianni Zanasi. Una commedia romantica sullo sfondo di un mondo distopico: per una rissa tra ragazzi sfociata in violenza, l’Italia è in guerra contro Spagna e Francia. A Roma, le vite dell’allevatore di vongole interpretato da Edoardo Leo, della psicologa Miriam Leone, di suo fratello aviatore, del pacato barista Giuseppe Battiston, di Stefano Fresi e Carlotta Natoli scivolano nella paranoia bellica. Frase cult del film (girato nel 2019, ben prima che il conflitto in Ucraina iniziasse), è quella pronunciata da Battiston in pieno delirio paramilitare. «Dopo sett’anni di pace, vedete come ci siamo ridotti?». Appunto!

L’attualità involontaria di War

«Mi ha fatto un bruttissimo effetto vedere che il mio film si è quasi rivelato attuale – spiega Gianni Zanasi, presentando War –. Il cinema dovrebbe aggredire la realtà e non incontrarla. Mentre ero in moviola, la Russia ha invaso l’Ucraina e mi è arrivata una telefonata: ma lo sai che sei un veggente? No, non ci tengo, non prevedo il futuro. Piuttosto, è il futuro che sta andando all’indietro e infatti tutto quello che sta accadendo si riassume in una sola parola: orrore».

17 Ottobre 2022
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