Buona la “prima” mondiale di Stéphanie Frappart
In una serata che non dimenticherà mai, Stéphanie Frappart è ufficialmente diventata la prima donna ad arbitrare in un Mondiale di calcio. Record peraltro battuto in una partita molto delicata, visto che Germania e Costa Rica si giocavano il passaggio agli ottavi di finale e la posta in palio poteva generare nervosismo in campo.
La Frappart alla sua prima da arbitra al mondiale
La 38enne originaria di Val d’Oise, a nord di Parigi, ha tenuto il campo fin da subito con grande personalità: precisa e sempre vicina all’azione, ha gestito magistralmente anche i problemi all’auricolare in occasione del 4-2 dei tedeschi. Sul suo personalissimo cartellino figurano un’ammonizione, un gol convalidato con l’aiuto della tecnologia e 11 minuti di recupero, in linea con quanto visto nelle altre partite del Mondiale. Ottima prestazione anche delle assistenti di linea, la brasiliana Neuza Back e la messicana Karen Diaz.
La carriera di una arbitra apripista
In seguito ad una lunga carriera nel panorama femminile, Frappart ha fatto il suo debutto nel calcio maschile durante la partita di Ligue 2 tra Strasburgo e Amiens nell’aprile del 2019. Da quel momento la sua ascesa è stata inesorabile e segnata dai record: prima donna ad arbitrare in Ligue 1 (2019), a dirigere una finale di Supercoppa UEFA maschile (2019), ad arbitrare una partita di Champions League (2020) e a dirigere la finale di Coppa di Francia (maggio 2022). Frappart è una delle 3 donne nella rosa dei 36 arbitri di campo scelti per questi Mondiali, assieme alla giapponese Yoshimi Yamashita e alla ruandese Salima Mukansanga, impiegate finora solo come quart’uomo. Sebbene non ci siano ancora arbitri italiane in orbita Uefa, quest’anno è stato molto significativo l’ingresso nella CAN di Maria Sole Ferrieri Caputi, che in Sassuolo-Salernitana è diventata la prima donna a dirigere una gara di Serie A.
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