Cinema
5:00 am, 12 Marzo 24 calendario

Dopo gli Oscar Garrone annuncia: «Io capitano andrà in Senegal»

Di: Patrizia Pertuso
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Quasi due milioni di telespettatori hanno seguito la Notte degli Oscar su Rai1. Facile immaginare che la speranza comune era quella di veder premiato l’unico film italiano in concorso, Io Capitano di Matteo Garrone, battuto però da La zona d’interesse di Jonathan Glazer come miglior film internazionale in una serata in cui Oppenheimer di Christopher Nolan ha sbancato portandosi a casa sette statuette.

Matteo Garrone: «E’ stato comunque un viaggio fantastico»

«E’ stato un viaggio fantastico – ha comunque detto Matteo Garrone, a Los Angeles con una parte del cast del suo film -, una grande avventura. Ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato in Italia in questo periodo, che hanno tifato per noi, i partner produttivi Rai Cinema e Pathè, il Mic, e tutti coloro che hanno seguito il film e lo hanno amato. Tutte le persone che lo hanno visto nei cinema del mondo e ci hanno regalato grandi emozioni».

«Il viaggio di “Io capitano” prosegue ora verso il Senegal»

Poi, una promessa: «Il viaggio non finisce qui perché ad aprile andremo in Senegal dove tutto è iniziato e porteremo il film nei villaggi più remoti con degli schermi mobili». Così, mentre Garrone organizza la “trasferta” africana, Massimo Ceccherini, che con lo stesso Garrone, Massimo Gaudioso e Andrea Tagliaferri, ha firmato la sceneggiatura di Io capitano, pensa a rimediare a una débâcle.

La bufera sulle parole di Massimo Ceccherini e le scuse

Prima della cerimonia di assegnazione degli Oscar, l’attore toscano, ospite di Da noi… a ruota libera, aveva detto a Francesca Fialdini che, malgrado il film fosse il migliore, «sappiate che non vincerà perché vinceranno gli ebrei». E giù la bufera di polemiche sull’antisemitismo per la frase pronunciata su Rai1.

Immediate le scuse: «La colpa è mia che sono un “imbianchino”. Mi sono spiegato male, io intendevo il film degli ebrei, l’argomento, non è la prima volta che un film con quel tema vince. Posso chiedere scusa se qualcuno ha capito male. Ma ammetto che forse se non dicevo niente era meglio. Chi mi ha sgridato più di tutti è mia moglie. “Io Capitano” rimane un film bellissimo, resta per me un sogno aver lavorato con un grandissimo regista come Garrone».

La polemica sul post di Sabrina Ferilli

Per un chiarimento accettato ce n’è subito in altro in agguato. Sabrina Ferilli aveva affidato ai social una domanda: “Se dovesse vincere l’Oscar La zona di interesse, so perché vincerebbe, non certo perché è un film migliore di Io, Capitano. Io tifo Italia, io tifo Garrone”.

Le congratulazioni di Spadaro a Matteo Garrone

Nessuna polemica invece per le parole di Antonio Spadaro, sottosegretario del Dicastero per la cultura e l’educazione per il quale il film di Garrone «è arrivato a un livello in cui nessuno, lui compreso, si aspettava di arrivare. Anche per motivi di tipo culturale, visto il tema dell’appropriazione culturale che per gli americani è fondamentale. Il risultato è già un successo. Sapevamo che non ci sarebbe arrivato (all’Oscar, ndr) ma è stato bello crederci».

PATRIZIA PERTUSO

 

12 Marzo 2024 ( modificato il 11 Marzo 2024 | 15:35 )
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