Confedenza
12:01 am, 23 Aprile 24 calendario
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Luchetti: “Non sopporto i film che ti portano troppo per mano”

Di: Redazione Metronews
Luchetti
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Il nuovo film di Daniele Luchetti “Confidenza”, sbarca dal 24 aprile 2024 in sala.

Come vivere se si ha paura di tutto e persino se si ama la propria paura. Come vivere con il terrore di essere sempre scoperti per qualcosa che non si confessa, ma anche con la voglia di essere smascherato.

Confidenza con Elio Germano

È la vita di Pietro, il professore di Lettere superficialmente fascinoso, ingannevole sopra ogni cosa, protagonista del nuovo film di Daniele Luchetti, “Confidenza”, dal 24 aprile 2024 in sala, tratto dal romanzo omonimo di Domenico Starnone. Scritto da Francesco Piccolo e Daniele Luchetti, interpretato da Elio Germano e da una straordinaria Federica Rosellini, indimenticabile nella sua tensione verso la ribellione e verso la libertà.

Ad affiancarli Vittoria Puccini, Pilar Fogliati e Isabella Ferrari, su musiche e brani originali di Thom Yorke.

Il regista Daniele Luchetti

«Pietro vede attorno a sé un mondo che lo stima e lo sorveglia, lo schiaccia e lo esalta, lo osanna e lo getta giù dal piedistallo. Perché ha bisogno, per vivere, di entrambe le spinte. Deve sapere con certezza assoluta che vale molto, ma con altrettanta certezza che non vale nulla e che tutto può crollare da un momento all’altro», spiega Daniele Luchetti e bastano queste parole per dirci la difficoltà di raccontare quest’uomo, senza dare troppe risposte ma stimolando strada facendo tutte le domande possibili.

Se gli si chiede come ha fatto lui risponde: «Ho cercato di raccontare la confusione con ordine, di raccontarla in maniera ordinata sino alla fine per far entrare lo spettatore in modo quasi scientifico nella mente del personaggio. Ho cercato di mantenere lo spettatore attivo perché non sopporto più i film che ti portano troppo per mano, che ti dicono tutto dei protagonisti e che alla fine vogliono essere sicuri di risultare corretti, equilibrati e politicamente corretti, non voglio fare film a tesi ma film a ipotesi,film in cui lo spettatore tiri fuori le sue conclusioni».

Tra Elio Germano e Pietro

E, invece, come Elio Germano ha contributo alla creazione del suo personaggio?
«Direi che ho lavorato per costruire una figura molto solida – dice l’attore – molto etica e rigorosa, abituata a controllarsi, che si trova dentro una relazione deflagrante in cui crede di essere lui quello che guida e invece si trova con una donna autonoma, libera, audace che nonostante sia stata una sua alunna non ha nessuna soggezione nei suoi confronti e questo frantuma una serie di schemi suoi e mette in discussione la sua capacità di controllo. Lui vorrebbe – continua Germano – ridurre la donna a un oggetto della sua collezione, cosa molto tipica tra gli uomini, ma siccome non ci riesce è terrorizzato ogni volta che lei compare nell’arco della sua vita».

Un film dedicato a tutti gli uomini.

23 Aprile 2024 ( modificato il 29 Aprile 2024 | 13:42 )
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