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4:50 am, 11 Novembre 23 calendario

Rai1 e Sky sul caso di Elisa Claps

Di: P.P.
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TV Che il piccolo schermo si sia sempre interessato ai casi di cronaca nera è ormai un dato di fatto nella storia della televisione. In questi giorni poi, se qualcuno nutrisse ancora dubbi in proposito, diventa certezza per tutti. Se Rai1 ha appena finito di mandare in onda Per Elisa – Il caso Claps, Sky Tg24, Sky Crime e Sky Documentaries (in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand) propone la stessa storia nella docuserie Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps – La serie, il 13 e 14 novembre, con due episodi per serata.

Per Elisa – Il caso Claps su Rai1

Nel primo caso sono stati ricostruiti gli omicidi di Elisa Claps e Heather Barnett sulla base del libro “Blood on the altar” di Tobias Jones e con la consulenza della stessa famiglia Claps.

Elisa Claps esce di casa per andare a messa in una domenica del settembre 1993 a Potenza. Da quel momento nessuno avrà più sue notizie, fino al ritrovamento del suo corpo 17 anni dopo, nel sottotetto della chiesa dove era stata vista viva l’ultima volta. Nel novembre 2002 a Bournemouth, sulla costa meridionale dell’Inghilterra, Heather Barnett, una madre single di due adolescenti, viene trovata in casa a terra, coperta di sangue, orribilmente mutilata.

Il giorno della scomparsa, Elisa Claps aveva appuntamento con Danilo Restivo, poco più grande di lei, proprio nella chiesa dove poi fu ritrovato il suo corpo. Lo stesso Restivo era anche il vicino di casa di Heather Barnett, e su di lui la polizia inglese appuntò i suoi sospetti. Ma ci vollero anni per connettere i due delitti e far condannare il colpevole. Un ruolo fondamentale perché questo avvenisse è stato svolto da Gildo, fratello maggiore di Elisa, che aveva 24 anni all’epoca della scomparsa della sorella. Per Elisa – Il caso Claps (un frame nella foto) è la storia della sua ininterrotta battaglia per fare luce sulla scomparsa di Elisa, assicurare il suo assassino alla giustizia e sul perché la verità sia potuta rimanere oscurata per così tanto tempo.

Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps – La serie in onda su Sky

Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps – La serie che andrà in onda su Sky, la ricostruzione di una nuova verità che passa soprattutto attraverso il racconto dei protagonisti che riportano informazioni dirette sui fatti, materiale video mai diffuso e documenti processuali accessibili, ma che nessuno fino a oggi, inspiegabilmente, aveva mai richiesto e ottenuto.

Oltre a scandagliare la psicologia dell’assassino Danilo Restivo e la storia dei suoi guai giudiziari in Inghilterra, Pablo Trincia ricostruisce l’intera vicenda cercando di restituire al pubblico anche chi fosse Elisa Claps nella vita di tutti i giorni nonchè la dignità e la tenacia con cui, in questi anni, la sua famiglia ha affrontato quanto accaduto, continuando a cercare la verità. La docuserie è un lavoro di ricostruzione dei fatti, pensato sin dall’origine come un continuum fra la forma di racconto del podcast di Trincia stesso, pubblicato per i trent’anni dalla scomparsa di Elisa Claps, e quella del documentario.

La versione audio, disponibile sin dalla fine di agosto, ha raggiunto e mantenuto nel primo mese di lancio la vetta della classifica Top Podcast di Spotify, riportando al centro del dibattito pubblico uno dei casi di cronaca più oscuri del nostro Paese. Ancora oggi è fra i primi dieci podcast più ascoltati e disponibile su tutte le piattaforme.

Pablo Trincia tra Potenza e Bournemouth

«L’idea è nata per caso durante una riunione di redazione in cui una collega l’ha citato tra i possibili casi da trattare», spiega Pablo Trincia che aggiunge: «E’ stato un viaggio incredibile in due città, Potenza e Bournemouth, in una saga che sembra non finire mai, piena di dettagli, di colpi di scena, di sviste inaccettabili. E’ anche stato un viaggio nel dolore di una famiglia perbene, la famiglia Claps, che dopo 30 anni è ancora alle prese con questa storia e con la riapertura della chiesa dove la loro figlia e sorella è stata uccisa e nascosta».

I tempi narrativi e di montaggio sono stati bilanciati alternando parti più distese, nelle quali il racconto si fa più descrittivo mettendo in risalto il materiale esclusivo, ad altre decisamente più serrate, nelle quali il ritmo incalzante accompagna lo spettatore nello svolgersi della vicenda.

Oltre alle interviste, la docuserie presenta anche una parte di inchiesta sul campo.

«Con “Dove nessuno guarda – Il caso Elisa Claps” volevamo creare qualcosa di nuovo, ampliando ancora di più la proposta editoriale di Sky Tg24 – afferma il direttore Giuseppe De Bellis -. La drammatica storia di Elisa lascia ancora molte domande senza risposte, soprattutto da parte di chi sarebbe stato deputato a darle. E una testata come la nostra ha il dovere, sempre, quando ne ha l’occasione, di sottolinearlo».

In arrivo su Rai1 Circeo, la serie sul massacro del 1975

E, a proposito di dovere (di cronaca, se non altro), nell’elenco delle drammatiche vicende che hanno coinvolto figure femminili in un vortice di orrore, arriva anche Circeo, la serie in tre puntate che andrà in onda su Rai1, in prima serata, dal 14 novembre per raccontare quel massacro che nel settembre del 1975 si svolse in una villetta alle porta di Roma dove due ragazze, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, furono violentate e torturate per una notte intera. Rosaria Lopez morì, la Colasanti riuscì a sopravvivere, fingendosi morta. Ma la sua vita fu sempre legata al “massacro del Circeo”. Neanche il cancro al seno che la stroncò a 47 anni riuscì a cancellare quel pregiudizio del “se l’è andata a cercare” che si era sempre portata dietro e che ancora oggi vive e si alimenta di una cultura fatta di luoghi comuni, privi di un qualsivoglia senso della realtà. Quella stessa realtà che la televisione manda in onda ogni giorno con l’elenco di femminicidi commessi. E che riguardano, ora come allora, donne che diventano vittime più volte: vittime delle violenze subìte – tanto fisiche quanto psicologiche -, vittime dei luoghi comuni, vittime nei processi che le vedono come imputate, vittime, infine, della loro “fama di vittime”.

P. P.

 

 

 

11 Novembre 2023 ( modificato il 10 Novembre 2023 | 22:15 )
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