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12:11 am, 2 Settembre 23 calendario

Il Pentagono lancia Aaro, sito per segnalare Ufo. Corredato di foto, date e testimonianze

Di: Redazione Metronews
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Un sito ad hoc, corredato da foto e video, che permette ai cittadini Usa di segnalare avvistamenti Ufo su tutto il territorio.

E’ la novità promossa dal Pentagono, che ha lanciato Aaro (Ufficio per la risoluzione delle anomalie di tutti i domini), che raccoglie e rende disponibili le segnalazioni di oggetti non identificati e fenomeni anomali non verificati garantendo agli utenti la massima trasparenza. Il tutto completo di foto e ricostruzioni con date e testimoni.

Il sito Aaro

Il sistema Aaro e le segnalazioni Ufo

“In Italia un sistema simile esiste già, ed è gestito dall’Arma dei Carabinieri, che fa sì che le segnalazioni dei cittadini vengano inoltrate al Reparto Generale della Sicurezza che si occupa delle segnalazioni di questi avvistamenti dal 1978”, dice Vladimiro Bibolotti, ufologo e presidente del Cifas (Consiglio della Federazione Internazionale di Studi Avanzati), commentando la svolta del Pentagono.

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“Tra l’altro noi italiani siamo i detentori di un piccolo record: siamo stati i primi a raccogliere e classificare questi avvistamenti, un lavoro iniziato nel 2002 che ci ha permesso anche di avere un database autorevole su un fenomeno sul quale in molti sono scettici”, prosegue Bibolotti. “Oggi il fenomeno degli Ufo è riconosciuto: abbiamo il direttore del reparto di astrofisica dell’università di Harvard che testimonia la presenza di questi oggetti, chiaramente non umani”.

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L’approccio a questa realtà, aggiunge poi il direttore del Cifas, cambia tra l’Italia e gli Stati Uniti. “Noi abbiamo affidato le segnalazioni a persone molto preparate: parliamo di generali dell’Aeronautica militare, alcuni dei quali sono poi diventati anche direttori del Cifas, che peraltro è un centro studi avanzato e riconosciuto. Gli Stati Uniti si occupano del fenomeno da tempo, c’è da dire però che le segnalazioni da parte dei cittadini molto spesso non hanno nulla a che vedere con i cosiddetti Uap, fenomeni anomali non identificati”.

“Il 5% di avvistamenti non ha spiegazione”

In tal senso, Bibolotti parla di statistiche consolidate: “Ad esempio, in Italia, l’80% delle segnalazioni che avvengono in realtà non sono quello che la gente pensa di aver visto. Rimane poi un 20% da spiegare: un buon 15% trova una soluzione logica e verificata per l’avvistamento; rimane però un 5% che può essere iscritto a fenomeni che non sono di natura umana e sul quale bisogna indagare, perché questo è un tema importantissimo per tutta la società”.

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“Il sito del Pentagono? Solo banali file desecretati”

“Ciò che non è stato posto in risalto dai media è che sul sito web lanciato dal Pentagono vanno a finire solo banali file desecretati, ovvero ciò che all’Intelligence non serve più in quanto non di interesse della Difesa nazionale”, spiega la nota ufologa Francesca Bittarello, commentando il lancio, da parte del Pentagono, di Aaro. “La parola file desecretati fa la differenza: significa che ciò che invece potrebbe essere un reale pericolo per la sicurezza nazionale vuoi a causa di potenze straniere o entità non terrestri rimane ben blindato e secretato e studiato in gran segreto”, spiega ancora Bittarello, autrice del libro Ufo a Roma e Presidente del Centro Studi Ufology World.

Il video di un Ufo ripreso da un drone Usa

“Penso che questa nuova trovata americana sia uno specchietto per le allodole, ovvero una sorta di aiuto didattico per evitare futuri errori da improvvisati testimoni di Ufo che poco sanno di ciò che vola in cielo, vuoi di natura umana, vuoi di natura atmosferica o in ultimo extraterrestre”. Secondo l’ufologa, l’affermazione “Siamo impegnati alla trasparenza” del Dipartimento della Difesa “racchiude in realtà tutto il contrario: è una semplice trovata per zittire l’opinione pubblica e i media sempre più pressanti sull’argomento Ufo dopo la creazione del tanto atteso Ufficio Speciale, voluto dal Congresso nel 2022 che lavora, coordina e collabora con varie realtà selezionate per identificare ciò che il Pentagono definisce Uap”.
“In Italia – conclude Bittarello – non esiste un sito web che raccoglie audiovisivi studiati e desecretati sul fenomeno, ma abbiamo sul sito istituzionale dell’Aeronautica Militare una sezione gestita dal Reparto Generale Sicurezza Volo dove sono resi pubblici gli avvistamenti allo stato attuale non identificati giunti con il modulo ufficiale in dotazione alle forze armate nell’attesa di indagini approfondite”.

2 Settembre 2023
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