RAPPORTO UFO
5:53 pm, 30 Giugno 23 calendario

Ufo, a Roma una parte di avvistamenti non ha spiegazione

Di: Sergio Raffo
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E’ stato presentato a Pomezia, alla presenza del sindaco Veronica Felici, il libro “Ufo a Roma” edito dalla casa editrice internazionale Lux-Co Edizioni, autrice la nota ufologa Francesca Bittarello. La prefazione del volume è del generale Domenico Rossi, già sottosegretario alla Difesa.

Gli Ufo e Roma

“L’importanza del libro -ha osservato Rossi- sta nella metodologia seguita, rigorosa e scientifica, cui l’autrice si attiene analizzando i più di 200 casi verificatisi sui cieli di Roma dal 1945 al 2000, di cui solo pochi al termine dell’indagine risultano non identificati”.

L’analisi, effettuata con rigore scientifico, ha permesso di identificare e spiegare il 95% dei casi di avvistamento segnalati.

Il restante 5% dei casi “non identificati, ovvero un piccolissima percentuale che lascia uno spiraglio a varie e ponderate ipotesi tra le quali una possibile presenza extraterrestre nei nostri cieli, non deve far dimenticare – ha rilevato Bittarello – che potrebbero esservi programmi segreti o qualsiasi tipo di situazione di tipo Uap (Unidentified Aerial Phenomena)”.

Bittarello è Presidente del “Centro Studi Ufology World”, che mira ad una ricerca rigorosa del fenomeno Uap. La post-fazione del libro è a cura del ricercatore romano Stefano Innocenti.

Il dato della Nasa

La percentuale di Roma ricorda quella che scienziati avevano individuato gli scienziati della Nasa a consulto per trovare spiegazioni razionali ai “fenomeni anomali non identificati”: su oltre 800 casi di avvistamenti di Ufo, secondo l’Agenzia spaziale americana, vi era infatti una quota dal 2% al 5% di episodi catalogabili come “potenzialmente anomali” dunque da approfondire.

Di certo una quantità non trascurabile. Sul web il recente “Public Meeting on Unidentified Anomalous Phenomena” aveva visto riunita per la prima volta la task force composta da 16 esperti – tra astrofisici, astronauti, fisici e astrobiologi – che dovranno fare il punto della situazione elaborando un metodo univoco per affrontare, con scientificità, avvistamenti futuri. Primo obiettivo, cancellare lo stigma sull’argomento. Anche perché «la questione è molto seria e riguarda sia la sicurezza nazionale che il traffico aereo».

30 Giugno 2023 ( modificato il 1 Marzo 2024 | 19:35 )
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