LA NASA E GLI UFO
4:56 pm, 14 Settembre 23 calendario

Team di esperti indipendenti: “La Nasa si impegni al massimo per fare piena luce sugli Uap”

Di: Redazione Metronews
esperti indipendenti
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«La Nasa può e deve avere un ruolo attivo nello sforzo di ricerca per una comprensione più completa e basata sulla scienza degli eventi anomali non identificati» anche perchè «sebbene non ci siano prove conclamanti sull’origine extraterrestre degli UAP, questa possibilità dovrebbe essere considerata insieme ad altre ipotesi plausibili». È quanto si legge nel rapporto finale di uno studio sugli UAP svolto da un team indipendente e commissionato dalla stessa Agenzia spaziale americana, che oggi lo ha reso pubblico online. Il team – composto da 16 esperti della comunità scientifica con diverse competenze in materie pertinenti ai metodi potenziali di studio degli eventi anomali non identificati – ha compilato una sorta di decalogo di raccomandazioni.

Gli esperti indipendenti alla Nasa

1) La Nasa «dovrebbe assumere un ruolo di leadership nell’ambito degli sforzi governativi per comprendere gli UAP, utilizzando la sua esperienza e le risorse disponibili per contribuire a un approccio completo basato su prove scientifiche»;
2) La Nasa «dovrebbe sfruttare le sue attuali risorse di osservazione della Terra per indagare sulle condizioni ambientali locali associate agli UAP, in modo da determinare se esistano correlazioni conosciute con determinati fattori ambientali»;
3) La Nasa «dovrebbe esplorare la possibilità di collaborazioni con l’industria delle osservazioni remote commerciali statunitensi per sfruttare reti di satelliti ad alta risoluzione per l’osservazione della Terra»;
4) Dato che la rilevazione degli UAP avviene spesso in modo casuale e con dati incompleti, «è fondamentale utilizzare sensori multipli e ben calibrati per rilevarli»;
5) La Nasa «dovrebbe contribuire a una campagna di acquisizione dati rigorosa, considerando l’uso di dati multispettrali o iperspettrali»;
6) L’analisi dei dati «deve includere tecniche sofisticate come l’intelligenza artificiale e il machine learning». La Nasa «dovrebbe mettere a disposizione la sua competenza in questo campo per supportare la comprensione degli UAP»;
7) Coinvolgere il pubblico «è essenziale per ridurre lo stigma associato alla segnalazione degli UAP». La Nasa «può contribuire in questo senso e dovrebbe esplorare l’uso di sistemi di crowdsourcing, come app per smartphone open-source, per raccogliere dati da osservatori cittadini»;
8) L’Aviation Safety Reporting System (ASRS) «dovrebbe essere utilizzato in modo più efficace per raccogliere segnalazioni sugli UAP da parte dei piloti commerciali, contribuendo così a una comprensione più ampia degli UAP»;
9) La Nasa «dovrebbe valutare attentamente il suo ruolo in base alle priorità di bilancio e determinare se può svolgere un ruolo guida o di supporto nell’attuazione delle raccomandazioni»;
10) «È importante riconoscere che, sebbene non ci siano prove conclamanti sull’origine extraterrestre degli UAP, questa possibilità dovrebbe essere considerata insieme ad altre ipotesi plausibili».

Una roadmap per la conoscenza

Il rapporto, commissionato nel 2022, era mirato a comprendere quali dati possano essere raccolti in futuro per fare luce sulla natura e l’origine degli UAP. La Nasa definisce gli UAP come «osservazioni di eventi nel cielo che non possono essere identificati come aeromobili o fenomeni naturali conosciuti da una prospettiva scientifica». Ma al momento ci sono un numero limitato di osservazioni di alta qualità, il che «rende impossibile trarre conclusioni scientifiche definitive sulla loro natura».

14 Settembre 2023
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