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3:09 pm, 1 Giugno 23 calendario

Scienziati Nasa alle prese con gli Ufo: su 800 avvistamenti il 5% “anomali”

Di: Redazione Metronews
Scienziati Nasa
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Scienziati Nasa a consulto per trovare spiegazioni razionali ai “fenomeni anomali non identificati”: su oltre 800 casi di avvistamenti di Ufo, secondo l’Agenzia spaziale americana, vi è infatti una quota dal 2% al 5% di episodi catalogabili come “potenzialmente anomali” dunque da approfondire. E non è certo una quantità trascurabile. Così la Nasa ha trasmesso online sul web il “Public Meeting on Unidentified Anomalous Phenomena” che ha visto riunita per la prima volta la task force composta da sedici esperti – tra astrofisici, astronauti, fisici e astrobiologi – che dovranno fare il punto della situazione elaborando possibilmente un metodo univoco per affrontare, con la giusta scientificità, gli avvistamenti futuri. Primo obiettivo, cancellare lo stigma che circonda l’argomento. A chi la mette sul ridicolo, dalla Nasa rispondono che «la questione è molto seria e riguarda sia la sicurezza nazionale che il traffico aereo».

Scienziati Nasa al lavoro su un report

Così entro fine luglio – come ha annunciato il presidente del team di scienziati, David Spergel – sarà redatto un report per dare suggerimenti su come avviare una raccolta di dati attendibili, organizzata e certificata, proprio per evitare il dannoso sensazionalismo che accompagna gli avvistamenti. I “fenomeni anomali non identificati”, infatti, non vanno direttamente legati a riferimenti extraterrestri. «Al momento non abbiamo dati espliciti che suggeriscano l’esistenza di un collegamento tra i fenomeni anomali non identificati e la vita aliena – ha spiegato l’astrofisico David Grinspoon – ma comunque bisogna affrontare la questione con serietà, perché tante persone trovano l’argomento ridicolo». E i componenti della task force sono stati persino vittime di pesanti molestie online. Durante la conferenza online sono stati analizzati alcuni video del passato, in parte spiegabili e in parte no.

Massima trasparenza sull’argomento

L’Agenzia spaziale Usa ha voluto comunque dare massima trasparenza all’argomento e il lavoro del gruppo di esperti «si baserà solo su dati pubblici – ha spiegato Daniel Evans, responsabile del coordinamento dello studio per la Nasa – in modo che possano essere discussi liberamente e accessibili a tutti». «I dati esistenti e i racconti dei testimoni non sono sufficienti a fornire prove conclusive sulla natura e l’origine di ogni evento – ha rimarcato David Spergel – abbiamo bisogno di dati ad alta qualità, raccolti da strumenti specifici e ben calibrati. In passato le informazioni classificate sono state segretate non tanto per nascondere informazioni sull’oggetto osservato, ma per proteggere le caratteristiche degli aerei militari che avevano catturato le immagini».

1 Giugno 2023 ( modificato il 2 Giugno 2023 | 13:26 )
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