Patrick Zaki
5:37 pm, 19 Luglio 23 calendario

Patrick Zaki rientra in Italia, il presidente Al Sisi concede la grazia

Di: Redazione Metronews
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Patrick Zaki torna in libertà. Il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi ha concesso la grazia al giovane ricercatore neolaureato a Bologna, che ieri era stato condannato a tre anni di carcere. È stato graziato anche l’attivista per i diritti umani Mohamed el-Baqer. La sentenza della corte speciale non era appellabile e ieri Zaki era stato arrestato immediatamente nell’aula del tribunale. Dei 3 anni, avrebbe dovuto scontare ancora 14 mesi.

«Giovedì Patrick Zaki tornerà in Italia e gli auguro dal profondo del mio cuore una vita di serenità e di successi», lo ha fatto sapere in un videomessaggio la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «Voglio ringraziare il presidente al-Sisi per questo gesto molto importante – ha proseguito la premier – fin dal nostro primo incontro, lo scorso novembre, io non ho mai smesso di porre la questione e ho sempre riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità. Voglio ringraziare l’intelligence, i diplomatici, tanto italiani quanto egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata».

Patrick Zaki

Moltissime le reazioni positive e bipartisan subito dopo la notizia. «Grazie alla politica estera del governo abbiamo dato un contributo decisivo per liberare questo giovane studente. Risultati concreti attraverso il lavoro e una credibilità internazionale – ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani – in politica contano i fatti, i fatti ci sono stati ed è arrivata una bella notizia come ritenevano che sarebbe dovuta arrivare. I risultati non capitano mai a caso». Il senatore del Dem Filippo Sensi ha dato subito la notizia in Aula a Palazzo Madama e sono scattati gli applausi dell’intero emiciclo. «Un fatto importantissimo. Congratulazioni al Governo e al ministero degli Esteri per il lavoro svolto», ha commentato il leader di Azione Carlo Calenda. «È una bella notizia perchè abbiamo tanto lottato in questi anni per la liberazione di Patrick Zaki, continueremo però a lottare per la libertà di tutte le persone che in Egitto rimangono ingiustamente imprigionate e per fare emergere verità e giustizia per Giulio Regeni», ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein.

Patrick torna in libertà

«È una notizia bellissima, lo meritava tantissimo, adesso lo aspetto a Bologna a braccia aperte». Non nasconde la sua gioia e la sua emozione Rafael Garrido Alvarez, compagno di studi e grande amico di Patrick Zaki, per la grazia concessa dal presidente egiziano all’indomani della condanna del giovane a tre anni di carcere. «Sono molto, molto felice – dice – sono state 24 ore molto dure. Dopo la sentenza di ieri che ci aveva lasciati spiazzati e addolorati, questa è una notizia bellissima, Patrick lo merita tantissimo e non vediamo l’ora di rivederlo in Italia. Sono contento per lui e la sua famiglia, che ha vissuto anni terribili». «La grazia a Patrick Zaki è una bellissima notizia. Mi congratulo per la decisione con il presidente Al-Sisi e la presidente Meloni», ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi sui social. «Finalmente libero di tornare a Bologna! Ti aspettiamo Patrick Zaki, nella città della tua laurea!», ha scritto Pier Ferdinando Casini su Facebook. «Siamo contenti che Patrick Zaki torni libero, possa tornare a Bologna e sposarsi con la sua compagna. La grazia di al-Sisi però è la conferma di un sistema feudale che dispone della vita delle persone e che conferma in maniera drammatica che questo è un regime che si basa sulla violazione dei diritti umani per determinare il controllo sociale sulla popolazione. Violazione dei diritti umani su cui il governo italiano non fa nulla, anzi continua negli affari con l’Egitto. Noi continuiamo a invocare verità per Giulio Regeni, perché vogliamo vedere gli assassini di Giulio davanti a un tribunale». Così il portavoce di Europa Verde e deputato di Avs Angelo Bonelli durante il presidio di Amnesty International Italia a Roma.

«Ma nessuno ringrazi Al Sisi»

«In attesa della ufficializzazione» della notizia della grazia «mi aggiungo ai sentimenti di sollievo e felicità espressi da tutti i gruppi in Aula, è il ritorno a casa di un a ragazzo che tutti volevano – ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani – questo è un grande successo del governo attuale e di quelli precedenti, grazie al corpo diplomatico che non ha mai smesso di lavorare in silenzio. Siamo di fronte a un grande successo del governo e dell’Italia intera, ora aspettiamo presto Patrick Zaki in Italia». «Sono felice, felicissima per la liberazione di questo ragazzo. Ma nessuno adesso ringrazi e si inginocchi al cospetto di Al Sisi, che è e resta un brutale dittatore. E che ci deve ancora più di qualche spiegazione sull’orrenda fine di Giulio Regeni», ha dichiarato Camilla Laureti, eurodeputata Pd e componente della segreteria dem.

L’intervento degli Stati Uniti

Anche gli Stati Uniti avevano chiesto all’Egitto di rilasciare il ricercatore egiziano Patrick Zaki, condannato ieri a tre anni di carcere per «diffusione di informazioni false». Zaki è stato arrestato nel 2020 con l’accusa di «terrorismo» dopo aver pubblicato nel 2019 un articolo sulle violazioni dei diritti contro i copti, la più grande minoranza cristiana del Medio Oriente a cui appartiene il 10-15% dei 105 milioni egiziani. Questa mattina il Dipartimento di Stato Usa si era detto «preoccupato per la condanna a tre anni di reclusione del difensore dei diritti umani egiziano Patrick Zaki» e aveva sollecitato «il suo rilascio immediato, così come quello degli altri prigionieri detenuti arbitrariamente», in un messaggio pubblicato su Twitter.

19 Luglio 2023 ( modificato il 20 Luglio 2023 | 12:21 )
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