Patrick Zaki, processo aggiornato al 6 aprile

Patrick Zaki, processo aggiornato al 6 aprile.  È  stato lo stesso studente egiziano dell’Università Alma Mater a renderlo noto su Twitter. L’udienza era attesa perché in molti dopo la sua scarcerazione a dicembre. Si dovranno attendere invece almeno altri due mesi prima della sentenza definitiva per lo studente, che resta fino a quel giorno libero, ma che rischia fino a cinque anni di carcere per propaganda sovversiva.

«Speriamo che questa libertà, che negli ultimi è stata provvisoria, il 6 aprile diventi definitiva», commenta il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury, secondo cui “non è chiaro il motivo per cui è stato deciso il rinvio”, ma si tratta di un “tempo lunghissimo, oltre due mesi”.

Patrick Zaki, processo aggiornato al 6 aprile

L’’incubo per lo studente dell’Università Alma Mater di Bologna era iniziato il 7 febbraio 2020, quando venne portato dietro le sbarre del famigerato carcere di Tora, dopo essere stato fermato all’aeroporto del Cairo.
Zaki è stato rinviato a giudizio per “diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese” sulla base di tre articoli che ha scritto. Tra i testi messi sotto accusa ne spicca uno del 2019 sui cristiani copti in Egitto perseguitati dall’Isis e discriminati da alcuni elementi della società musulmana. Lo stesso Zaki, che collaborava con l’ong egiziana Eipr, appartiene alla comunità copta.

Solidarietà dagli studenti di Bologna

«La vita di Patrick è di nuovo sospesa, e la nostra con la sua. Ci tocca trattenere il fiato che oggi era pronto a esplodere in un grido di gioia»: così il Delegato per le studentesse e gli studenti dell’Università di Bologna Federico Condello, dopo la notizia che il processo a Patrick in Egitto, che avrebbe potuto mettere la parola fine alla sua contriversa vicenda giudiziaria, è slittato al prossimo 6 aprile.  «Almeno ci conforta pensare che la libertà per ora non gli è tolta, che i suoi cari sono intorno a lui e che l’attenzione internazionale resta altissima» continua Condello.