Sergio Mattarella
2:07 pm, 30 Aprile 24 calendario
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Primo maggio, Mattarella: “Mille morti in un anno stillicidio inaccettabile”

Di: Redazione Metronews
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Sergio Mattarella è già proiettato al 1° maggio, giornata che segna la festa del lavoro. Diversi i temi trattati dal capo dello Stato durante le celebrazioni a Cosenza: dallo sfruttamento agli incidenti mortali, dai dati sull’occupazione al divario tra Nord e Sud.

“Domani è 1° maggio, festa del Lavoro, dunque festa della Repubblica, che i costituenti hanno voluto fondare sul lavoro. La Repubblica è fondata non sul privilegio o la fatica altrui, ma sul lavoro di tutti. Non è solo un richiamo ai valori di libertà o uguaglianza, ma di un modello sociale vivo, proiettato alla coesione. Si devono dunque rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno esercizio dei diritti”, ha dichiarato.

“Mille morti in un anno stillicidio inaccettabile”

Mille persone hanno perso la vita sul posto di lavoro in un anno. “Non possiamo accettare lo stillicidio continuo: mille morti sul lavoro in un anno rappresentano una tragedia inimmaginabile. Ciascuna di esse, anche una sola, è inaccettabile”, ha affermato Mattarella.

“Sindacato interlocutore insopprimibile”

Il capo dello Stato ha poi rivolto il pensiero ai sindacati. “Nella storia repubblicana dal confronto tra istituzioni e parti sociali sono giunte spinte importanti per il progresso, per la definizione e la diffusione dei diritti, per l’ammodernamento delle stesse imprese. I corpi intermedi sono un elemento caratterizzante del disegno della nostra Costituzione e recano beneficio all’Italia. Il movimento sindacale – portatore di valori democratici – è interlocutore insopprimibile per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale. Affinché il welfare – elemento base dei diritti di cittadinanza – non smarrisca il suo carattere universalistico. Per una crescita equilibrata dei salari, che rimuova una stagnazione che pesa sulla vita delle famiglie, a differenza di quanto avviene in altri Paesi dell’Unione Europea. Per rendere più forte l’intero sistema nell’affrontare la sfida dell’innovazione”.

“Proteggere migranti da sfruttamento e caporalato”

“Non possiamo ignorare le aree di marginalità e di sofferenza. Nella filiera agricola i lavoratori migranti sono parte essenziale della produzione, ma in alcuni casi, aree grigie di lavoro che confinano con l’illegalità e lo sfruttamento generano ingiustizia, insicurezza, tensioni, conflitti e offrono spazi alle organizzazioni criminali. Vigilare è essenziale sulle sacche di caporalato, sullo sfruttamento in cui vengono scaraventati alcuni lavoratori. La gestione legale dell’immigrazione rappresenta una priorità, e Italia ed Europa hanno la forza per affrontarla compiutamente. L’auspicio è che stia maturando una maggiore consapevolezza: le recenti decisioni in sede Ue, ancorché incomplete, hanno almeno superato l’insostenibile accordo di Dublino”, ha dichiarato il presidente della Repubblica.

“Lavoro non è una merce”

“Il lavoro non è una merce. Ha un valore nel mercato dei beni e degli scambi, ne è elemento essenziale, ma proprio la connessione con la realizzazione della personalità umana conferisce al lavoro un significato ben più grande, come elemento costitutivo del benessere comune. Oggi si sente parlare di fine del lavoro come traguardo della modernità. Da taluno viene ipotizzata la sostituzione dell’uomo con l’intelligenza artificiale, ma è una falsa prospettiva, che prevede la rimozione della creatività e configura una limitazione alla libertà della natura umana. Una prospettiva allarmante. L’intelligenza artificiale è uno strumento prezioso, ma il lavoro è libertà, è strumento per realizzare se stessi. I progressi straordinari della scienza e della tecnica devono essere sempre indirizzati alla tutela della dignità e dell’integrità delle persone e dei loro diritti”, ha detto ancora Mattarella.

“Separazione strade Nord-Sud recherebbe danni a entrambi”

Il capo del Quirinale non ha mancato di parlare del divario da Nord e Sud che rischia di aumentare. “Nel Mezzogiorno sono tanti coloro che a malincuore lasciano la terra d’origine, accentuando un rischio di spopolamento che andrebbe frenato. Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno della crescita del Mezzogiorno. Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione recherebbe gravi danni agli uni e agli altri”, ha aggiunto.

“Bene dati su occupazione in crescita”

“I dati sull’occupazione registrano un trend positivo e questo è motivo di grande soddisfazione per tutti noi. È una buona notizia che siano aumentati i posti di lavoro, i contratti a tempo indeterminato, la crescita del lavoro femminile”, ha sottolineato il presidente della Repubblica.

“Italia sia protagonista innovazione a livello globale”

“Abbiamo la capacità di governare i processi di innovazione, dobbiamo averne l’ambizione e l’Italia deve essere protagonista a livello globale”, ha ribadito il capo dello Stato.

30 Aprile 2024
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