Sergio Mattarella
1:47 pm, 19 Agosto 16 calendario

Mattarella: No a muri Bisogna costruire il futuro

Di: Redazione Metronews
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RIMINI “Dobbiamo aprire la strada al futuro, non illuderci di poterci riparare in improbabili trincee”. Lo afferma il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, parlando all’inaugurazione del Meeting per l’amicizia fra i popoli a Rimini, allestito come ogni anno da Comunone e Liberazione. “I valori permanenti come pace, libertà, uguaglianza e democrazia sono valori permanenti che vanno riconfigurati” in un momento di passaggio tra epoche diverse che porta “un senso di disorientamento”. Non ci difenderemo alzando muri all’interno o all’esterno di noi, ha affermato il presidente della Repubblica, “In un tempo di cambiamenti epocali come il nostro è necessario prestare attenzione e dar spazio alla visione dei giovani. Senza farci vincere dalle paure. Dalle paure antiche e da quelle inedite. Attenti a non cadere nell’errore di ritenere nuove false soluzioni già vissute e fallite nel breve Novecento. Non ci difenderemo alzando muri verso l’esterno, o creando barriere divisorie al nostro interno. Al contrario”. 
“Senza Europa, da solo, neppure il Paese più forte può farcela a garantire la sicurezza e lo sviluppo che i suoi cittadini chiedono”. La missione di un’Italia consapevole del proprio ruolo – e della validità storica del progetto di integrazione europea – è esattamente quella di contribuire al rilancio dell’Unione. E’ questo il destino migliore per noi e i nostri giovani”, ha detto Mattarella. 
Il Capo dello Stato ha spronato a non avere paura davanti al fenomeno migratorio e a mettere in campo politiche in cui si uniscano umanità e rispetto delle leggi. “L’Europa – ha detto – è la dimensione necessaria per affrontare, con umanità ed efficacia, la politica dell’immigrazione e l’accoglienza dei profughi che fuggono dalle violenze e dalle guerre. Tanta strada è ancora da fare. Ci vuole umanità verso chi è perseguitato, accoglienza per chi ha bisogno e, insieme, sicurezza di rispetto delle leggi da parti di chi arriva. Occorre severità massima nei confronti di chi si approfitta di essere umani in difficoltà, cooperazione con i Paesi di provenienza e di transito. Ci vuole intelligenza e visione per battere chi vuole la guerra”. “La portata inedita delle migrazioni – ha fatto notare il Presidente della Repubblica – suscita apprensione. Si tratta di un’ansia, di una paura comprensibile, che non va sottovalutata. Ma non dobbiamo farci vincere dall’ansia e dobbiamo impedire che la paura snaturi le nostre conquiste, la nostra civiltà, i nostri valori. Quelli per i quali noi europei siamo un modello e un traguardo nel mondo. Vorrei ripetere anche qui che non possiamo deturpare l’immagine dell’Europa, come luogo di libertà, di democrazia, di diritti, per renderla meno attraente”. Con il divieto di ingresso, secondo il presidente, non si governa l’immigrazione, il fenomeno delle migrazioni non si ferma con un divieto.
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19 Agosto 2016
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