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7:03 pm, 4 Gennaio 23 calendario

Per Rai1 Castellitto diventa Il Nostro Generale

Di: Redazione Metronews
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TV A quarant’anni dalla strage di via Carini (3 settembre 1982), arriva su Rai1 la serie di Lucio Pellegrini Il Nostro Generale – in onda da lunedì 9 gennaio in prima serata per quattro serate – in cui Sergio Castellitto è Carlo Alberto dalla Chiesa. La serie racconta la storia del Nucleo speciale antiterrorismo creato dal Generale dalla Chiesa nel Nord Italia degli anni ’70 per combattere l’attacco delle Brigate Rosse allo Stato, in quella che fu una vera e propria guerra per la difesa della democrazia.

La consulenza storica e della famiglia per Il Nostro Generale

Una coproduzione Rai Fiction-Stand By Me, prodotta da Simona Ercolani per la regia di Lucio Pellegrini e Andrea Jublin, scritta da Monica Zapelli e Peppe Fiore, con la consulenza storica di Giovanni Bianconi e con il coinvolgimento della famiglia dalla Chiesa, dei veri membri del Nucleo e di alcuni magistrati che hanno partecipato alle indagini e istituito i processi, per portare sullo schermo non solo la ricostruzione accurata di una vicenda storica ancora poco conosciuta, ma anche il racconto più intimo e personale della vita dei protagonisti: i ragazzi del Nucleo antiterrorismo – interpretati da Antonio Folletto (Nicola, voce narrante della serie), Flavio Furno (Capitano Gian Paolo Sechi), Andrea Di Maria (Trucido), Viola Sartoretto (Minnie), Romano Reggiani (Funzionario), Alessio Praticò (Umberto Bonaventura)Stefano Rossi Giordani (Tedesco) – ma anche i famigliari di dalla Chiesa, con le interpretazioni di Teresa Saponangelo, nel ruolo della moglie Dora Fabbo, scomparsa prematuramente, Cecilia BertozziCamilla Semino Favro e Luigi Imola nei panni dei tre figli Simona, Rita e Nando dalla Chiesa, e Claudia Marchiori in quelli della seconda moglie Emanuela Setti Carraro.

Il Nostro Generale parte dal trasferimento a Torino del ’73

La narrazione de Il Nostro Generale prende il via nel 1973, quando il Generale dalla Chiesa viene trasferito da Palermo – dove era impegnato nella lotta alla mafia – a Torino dove le Brigate Rosse stanno iniziando a rivendicare le loro prime azioni di propaganda armata: il Generale è il primo a capire l’entità del pericolo per la già fragile democrazia italiana e la necessità di contrastarlo con nuovi mezzi investigativi.

La nascita del Nucleo speciale antiterrorismo

Nonostante le resistenze dei vertici dell’Arma, dalla Chiesa non si arrende e, grazie alla sua ostinazione, nasce il Nucleo speciale antiterrorismo, un gruppo scelto di uomini, tutti giovanissimi, fortemente specializzato e capace di muoversi negli ambienti vicini ai brigatisti. Per i “ragazzi del generale” la lotta al terrorismo diventa un impegno totalizzante: non ci sono vacanze, pause e vita privata.

I “ragazzi” del Generale contro le Brigate Rosse

Da una parte vi sono quindi il Generale e un gruppo scelto di giovani carabinieri sotto copertura, dall’altra ragazzi altrettanto giovani, i brigatisti, che coltivavano il sogno rivoluzionario di sovvertire lo Stato democratico attraverso sequestri, omicidi e attentati.
Tra i ragazzi del Nucleo spicca il pugliese Nicola, il prediletto di dalla Chiesa: la sua voce narrante guida i telespettatori dentro la complessità del periodo storico di un Paese lacerato da tensioni sociali e oscure trame politiche.

Il rapporto tra il Generale e i ragazzi del Nucleo antiterrorismo

Quello tra dalla Chiesa e i suoi uomini non è solo un rapporto professionale: il Generale è per loro un padre esigente, spesso duro, ma che sa guidarli, proteggerli e farli crescere. La grande abilità strategica di dalla Chiesa non riguarderà solo la “lotta sul campo” ma anche l’intuizione dell’importanza dei pentiti e, insieme al coraggio dei suoi ragazzi, riusciranno a vincere la guerra contro le Brigate Rosse.

Nella serie anche immagini e filmati di repertorio

Le vicende del Paese – raccontate anche attraverso immagini e filmati di repertorio originali – si intrecciano al racconto delle vicende private e delle relazioni familiari di dalla Chiesa: Dora Fabbo, l’amatissima prima moglie, i figli Nando, Rita e Simona, i nipotini, e la giovane seconda moglie Emanuela Setti Carraro, che morirà insieme a lui a Palermo.
La serie è stata girata tra Roma, Palermo e Torino e in alcuni dei luoghi reali delle vicende narrate, tra cui la Caserma dei Carabinieri Pietro Micca di Torino e il cortile dove le Brigate Rosse uccisero Fulvio Croce, presidente dell’ordine degli avvocati di Torino.
4 Gennaio 2023
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