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12:01 am, 21 Dicembre 22 calendario
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Stefano Skalkotos: Scrolliamo meno e leggiamo di più

Di: Orietta Cicchinelli
Skalkotos
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Stefano Skalkotos (che si definisce “attore, talvolta doppiatore, più spesso origliatore”) da stasera sarà su Rai1 con Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo”, nel ruolo di Giorgio Mondadori. Una docu-fiction da 90’ diretta da Francesco Miccichè che ripercorre la storia del pioniere dell’industria editoriale attraverso le interpretazioni di Michele Placido, Flavio Parenti, Brenno Placido, Valeria Cavalli, Rodolfo Corsato e Skalkatos.

Skalkotos tra Rai 1 e Netflix

Come si è preparato al ruolo? E che effetto fa?
«È stato un onore! Innanzitutto, mi fa piacere sia andata a scovare la definizione che ho nel mio profilo twitter. Origliatore perché mi piace ascoltare discorsi delle persone attorno a me, ho questa piccola mania. Lo faccio spesso al bar, al ristorante, ma anche quando cammino per strada e se m’incuriosiscono allora li osservo. L’ascolto e l’osservazione sono un po’ alla base del mio allenamento quotidiano. L’ho fatto anche per questo ruolo: ho guardato qualche intervista a Giorgio Mondadori. Non tanto per ricalcarne modi fare o parlare, perché alla fine lavoro molto d’istinto e credo il mio personaggio si sia definito soprattutto lavorando sul set con Placido e Parentie la direzione di Francesco».

A proposito di libri: in Italia si legge molto poco. Che fare?
«È strano caspita! Pensare che proprio Arnoldo Mondadori col suo ideale di “editoria popolare” era riuscito a portare cultura, storie e grandi autori, con i libri, nelle case degli italiani senza distinzione di ceto e ora siamo ridotti così. Che fare? Bella domanda. Iniziamo a interrogarci sul perché di questa regressione. Sarebbe un punto di partenza per tentare di risolvere il problema. Direi: “scrolliamo” meno (si dice così nel gergo dei tiktokers?) e leggiamo di più!».

Dal 19 dicembre Stefano Skalkotos è anche su Netflix con “Un Natale in famiglia” di Giovanni Bognetti, accanto a Christian De Sica e Angela Finocchiaro…
«Credo che il lavoro dell’attore implichi anche la versatilità, quindi cerco di lavorare in questo senso. Poi ho un debole per la commedia, quindi è stato un piacere partecipare a questo film, soprattutto perché Christian e Angela sono due grandi attori e maestri di comicità».

Sotto l’albero di Natale di Skalkotos

Secondo lei, “oggi non si può ridere di niente”, come dice il suo collega De Sica?
«Sono abbastanza d’accordo con lui. Il politically correct che spesso va a braccetto con la cosiddetta cancel culture, sembra non aiutare comicità e satira, che (soprattutto quest’ultima) è scorretta per definizione. Su questo tema la penso un po’ come Ricky Gervais: si può ironizzare su tutto. Certo serve stile, intelligenza e sensibilità».

Sotto l’albero di Natale cosa vorrebbe trovare?
«Una sinistra vicina al popolo e ai lavoratori. Praticamente un’utopia».

Cosa le piacerebbe donare?
«Beh, per iniziare a risolvere il problema dell’analfabetismo funzionale di cui prima, magari un bel libro. “Opinioni di un clown” di Heinrich Böll, tra i miei romanzi preferiti». Buona lettura!

21 Dicembre 2022 ( modificato il 20 Dicembre 2022 | 12:58 )
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