la crisi energetica
5:33 pm, 24 Ottobre 22 calendario

Gas ancora giù, sul price cap adesso tocca all’Europa

Di: Redazione Metronews
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«La notizia è che il prezzo del gas è sceso sotto la soglia dei 100 euro. Le bollette smetteranno dunque di aumentare, si prevede anzi una riduzione nei prossimi mesi». Lo ha dichiarato il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, durante l’assemblea di Federchimica a Milano.

«È assurdo vedere che noi andiamo a importare del Gnl dal fracking in Texas, da noi in Europa è vietato. Serve fare delle cose immediate, chiedere più produzione subito dall’Olanda, suggerisco di chiedere ufficialmente alla Norvegia di venderci del gas a più basso prezzo. Dobbiamo riconsiderare la Libia perché è piena di gas. Stiamo andando verso un razionamento, lo sanno tutti. Ce la facciamo solo se farà caldo» ha aggiunto Tabarelli.

Gas, palla alla Ue

La palla del tetto al prezzo del gas passa ai ministri dell’Energia in un consiglio formale, a Lussemburgo, per discutere (senza ancora decidere) sulle proposte presentate dalla Commissione europea e approvate (o comunque non bocciate) dai capi di Stato e di Governo nel vertice Ue di giovedì. Sarà la prima volta per il neo ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. E’ il primo Consiglio Ue a cui prenderà parte il Governo Meloni ed è già uno dei più importanti perchè traccerà il percorso per una delle iniziative bandiera del Governo Draghi.

La continuità in questa battaglia è rappresentata dall’ex ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che torna in azione con il ruolo di advisor.

Non sono attese decisioni, la discussione del pacchetto è rilegata al confronto a pranzo. Sarà un dibattito di apertura. E’ più probabile che verrà convocato un consiglio straordinario (a metà novembre, la data abbozzata è il 18) per avviare la procedura legislativa. «Entro due-tre settimane i ministri dell’Energia prenderanno le decisioni su price cap», ha assicurato nella mattinata il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Il pacchetto in esame prevede diverse proposte: dalla creazione di un benchmark complementare al Ttf di Amsterdam (a inizio 2023) a uno strumento finanziario comune per mitigare i prezzi, passando per il price cap e gli acquisti comuni.  Allo studio ci sono due modelli di price cap: uno dedicato al Ttf (per arginare i picchi) e l’altro (su cui c’è ancora molto disaccordo) riguarda l’estensione a livello europeo del modello iberico.

Il price cap

Il price cap al Ttf prevede un «corridoio temporaneo» per limitare la fluttuazione dei prezzi. Potrà essere attivato solo a precise condizioni che sono state indicate nel regolamento proposto dalla Commissione: non deve «pregiudicare gli scambi di gas» nè «mettere a repentaglio la sicurezza di approvvigionamento di gas dell’Unione». Al momento i ministri sono invitati ad approvare solo «la proposta di principio».
Sull’altro modello di price cap, quello iberico, la discussione è invece ferma alle analisi costi-benefici. In sostanza, lo Stato decide un tetto al prezzo del gas per la formazione dell’elettricità (riducendo così le bollette) ma la differenza tra il tetto deciso e il prezzo di mercato dev’essere versata dallo Stato.

24 Ottobre 2022
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