vaiolo delle scimmie
12:36 pm, 11 Giugno 22 calendario

Il vaiolo delle scimmie anche nel liquido seminale

Di: Redazione Metronews
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I ricercatori dell’Istituto Spallanzani di Roma hanno scoperto, primi al mondo, che il virus responsabile del vaiolo delle scimmie può essere presente nel liquido seminale di una persona affetta da questa malattia, in una forma capace di replicarsi.

Il virus nel liquido seminale

Il virus è stato isolato, nei laboratori dell’Inmi, dal liquido seminale prelevato da un paziente 6 giorni dopo la comparsa della febbre e, in coltura cellulare, si è dimostrato capace di infettare e di replicarsi in laboratorio.

Finora, evidenzia l’Istituto, la presenza del materiale genetico del virus è stata rilevata nel liquido seminale di 6 dei 7 pazienti studiati allo Spallanzani, ma in questo caso il virus è stato anche isolato in coltura. I ricercatori stanno conducendo ulteriori studi sulla durata e persistenza del virus nello sperma e in altri materiali biologici, per comprendere a fondo i meccanismi della trasmissione di questo virus da uomo a uomo.

In particolare, la scoperta potrebbe fare luce sul ruolo della trasmissione sessuale, ipotizzata nel contesto dell’attuale focolaio che ha coinvolto oltre 1000 casi, segnalati da 28 Paesi del mondo in cui quest’infezione non è endemica. Questo risultato fa seguito al lavoro dei ricercatori dell’Istituto su Monkeypox che ha portato all’identificazione dei primi casi italiani, oggetto la settimana scorsa di un articolo sulla rivista del Centro europeo per il controllo delle malattie Eurosurveillance, e al primo sequenziameno di Monkeypox virus in Italia, che ha dimostrato l’appartenenza di questo virus al ceppo responsabile dell’attuale diffusione internazionale.

Spallanzani

“Lo Spallanzani continua nelle sue grandi performance. I nostri ricercatori hanno scoperto, primi al mondo, che il virus responsabile del vaiolo delle scimmie può essere presente nel liquido seminale. Li voglio ringraziare e voglio anche ringraziare il nuovo direttore della Virologia Fabrizio Maggi”, evidenzia Francesco Vaia, direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, commentando la scoperta. “Abbiamo sempre detto, anche in tempi difficili, per esempio ai giovani, che ci possiamo e dobbiamo permettere tutto, vivere la vita ma in condizioni di sicurezza”, è il messaggio che Vaia rivolge soprattutto ai giovani.

Corsa al vaccino negli Usa

Negli Usa è corsa al vaccino contro il vaiolo delle scimmie: Bavarian Nordic, l’azienda danese che produce l’unico prodotto-scudo approvato dall’americana Fda contro il Monkeypox virus, annuncia che la Barda, Autorità Usa per la ricerca biomedica avanzata, ha ordinato altre 500mila dosi di vaccino liquido congelato, con consegna nel 2022. Considerando un precedente ordine della Barda per 1,4 milioni di dosi, assegnato nel 2020, gli States si assicurano nel freezer un totale di quasi 2 milioni di dosi, riferisce la compagnia scandinava che corregge nuovamente al rialzo le attese per i risultati finanziari 2022.

Il vaccino anti-vaiolo della Bavarian Nordic è approvato negli Usa e in Canada rispettivamente con i nomi di Jynneos* e Imvamune*. In entrambi i Paesi il prodotto è indicato sia per il vaiolo umano sia per quello delle scimmie.

Il vaccino è approvato anche in Europa come Imvanex e l’indicazione al momento è per il solo vaiolo umano, ma il prodotto già in passato è stato fornito per l’uso off-label in risposta a casi di vaiolo delle scimmie.  E alla luce dei focolai di Monkeypox che crescono nei Paesi del Vecchio continente, l’Agenzia europea del farmaco Ema ha annunciato a inizio giugno che “per Imvanex siamo in trattative con l’azienda, per preparare un’applicazione volta a estendere la sua indicazione alla prevenzione del vaiolo delle scimmie, sulla base delle evidenze già disponibili”.

11 Giugno 2022
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