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4:20 pm, 9 Aprile 24 calendario

Boom di casi di morbillo nel primo trimestre dell’anno. Gli esperti: «Iniziata epidemia»

Di: Redazione Metronews
Boom di casi di morbillo
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Boom di casi di morbillo in Italia: nei primi 3 mesi del 2024 ne sono stati segnalati 213, l’85% dei quali confermati (181). Trentaquattro infezioni sono state notificate a gennaio, 93 a febbraio e 86 a marzo. Quasi 9 contagiati su 10 (88,2%) non erano vaccinati. È quanto ha indicato l’Istituto Superiore di Sanità nell’ultimo bollettino curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale su morbillo e rosolia. Sul totale dei casi di morbillo registrati dal primo gennaio al 31 marzo, 18 (8,4%) sono importati. Il 68% dei contagi (146 su 213) è stato segnalato da tre regioni (Lazio, che riporta l’incidenza più alta; Sicilia e Toscana). L’età mediana degli infettati è pari a 31 anni, ma l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni; 11 contagiati avevano meno di un anno di età. In 20 casi la trasmissione è avvenuta in ospedale e sono stati segnalati 11 casi tra operatori sanitari. Cinquantasei casi (26,3%) hanno riportato almeno una complicanza, inclusi 23 casi di polmonite e un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato.

Boom di casi di morbillo

I dati sul morbillo «confermano che purtroppo in questo 2024 è partita un’epidemia: è solo l’inizio, il peggio deve arrivare e temo che sarà a cavallo dell’estate – ha commentato il primario di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti – la popolazione colpita è non vaccinata o con una sola dose, tra 15 e 40 anni, una fascia già messa in evidenza dal report dell’Ecdc che aveva registrato 30 mila casi nel 2023. Mi colpisce che nessuno si preoccupi per le complicazioni: non è una malattia tranquilla e gestibile, se la prendi in età adulta può essere grave e dare complicazioni. La vaccinazione è lo strumento di protezione che il Servizio sanitario nazionale deve mettere in campo: non è più iniziativa del singolo, ma serve l’intervento dello Stato che deve tutelarsi con le vaccinazioni».

Invito ad alzare la guardia

«C’è una classe di età 0-4 anni in cui è chiaro un picco di incidenza del morbillo nei primi tre mesi del 2024 – ha sottolineato l’epidemiologo Massimo Ciccozzi – mi chiedo come possa esserci visto che dal 2017 c’è l’obbligo vaccinale. Una ipotesi è che non siano tutti bambini italiani, ovvero l’informazione sulle vaccinazioni potrebbe non aver raggiunto alcune etnie. E forse su questo punto dovremmo interrogarci e agire di conseguenza migliorando la comunicazione». «Questa esplosione di casi di morbillo è una vera e propria emergenza che sta passando sotto il silenzio delle istituzioni – ha dichiarato Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento –  l’allarme sta nel fatto che il morbillo è una malattia in fase di eradicazione, per cui anche un solo caso nel nostro Paese dovrebbe destare preoccupazione. È urgente alzare la guardia e chiamare alla vaccinazione tutti quelli, soprattutto adolescenti e giovani adulti, che non hanno mai avuto la malattia e non sono vaccinati».

«È una malattia grave»

«Anche in Italia registriamo un incremento dei casi di morbillo, fenomeno evidentemente dovuto alla riduzione del tasso vaccinale. I soggetti più colpiti sono giovani adulti, categoria che evidentemente non ha fatto il richiamo del morbillo – ha ricordato Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali – i tassi di vaccinazione sono in calo per il morbillo ed è un campanello d’allarme che non va sottovalutato. Occorre favorire un’altissima adesione tra la popolazione. Avevamo iniziato a immaginare l’eliminazione di questa malattia anche in Italia, invece questi dati ci fanno tornare indietro. Dobbiamo aver presente, e ricordarlo a tutti, che il morbillo è una malattia grave».

9 Aprile 2024
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