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11:42 am, 16 Febbraio 24 calendario

Salute: allarme morbillo in Ue, pochi vaccini. Crescono i casi

Di: Redazione Metronews
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Salute: allarme morbillo in Ue, pochi vaccini. Crescono i casi. «Si prevede che i casi di morbillo continueranno ad aumentare nell’Ue/SEE nei prossimi mesi a causa della copertura vaccinale non ottimale per i vaccini contenenti morbillo (MCV) in numerosi Paesi dell’UE/SEE, dell’elevata probabilità di importazione da aree ad alta circolazione e il fatto che i prossimi mesi rappresentino il picco stagionale del virus». La valutazione è inclusa in una recente valutazione dello European centre for disease prevention and control (Ecdc). I dati dell’Ecdc mostrano che tra gennaio e l’inizio di febbraio 2024 il numero di Paesi dell’Ue/SEE che hanno segnalato casi di morbillo è aumentato. Sono stati segnalati almeno sette decessi in due Paesi.

Salute: allarme morbillo in Ue, pochi vaccini. Crescono i casi

Quando assistiamo a epidemie di morbillo, sappiamo che c’è un divario nelle vaccinazioni. Invito tutti a verificare il proprio stato vaccinale e i genitori ad assicurarsi che i vaccini dei propri figli e dei giovani siano aggiornati. La vaccinazione protegge e salva vite umane, è uno dei nostri strumenti più potenti contro il morbillo e molte altre malattie infettive».

Il morbillo si diffonde molto facilmente, pertanto un’elevata copertura vaccinale, pari o superiore al 95% della popolazione vaccinata con due dosi di vaccino, è essenziale per interrompere la trasmissione in un paese o comunità. Secondo l’Ecdc dovrebbero essere intensificati gli sforzi per identificare e raggiungere le popolazioni non vaccinate o parzialmente vaccinate. Dovrebbe essere garantita l’equità nell’accesso alle vaccinazioni, soprattutto per le popolazioni vulnerabili come i migranti, le minoranze etniche e coloro che vivono in ambienti affollati, come i campi profughi. Sistemi di sorveglianza di alta qualità sono essenziali per la diagnosi precoce, la risposta e il controllo delle epidemie locali di morbillo. Inoltre, una maggiore capacità diagnostica di laboratorio facilita il tracciamento dei genotipi dei virus e l’identificazione delle catene di trasmissione.

È importante aumentare la consapevolezza sulla situazione del morbillo tra gli operatori sanitari di varie specialità, per garantire una diagnosi tempestiva, soprattutto nei bambini più grandi e negli adulti. Dovrebbero essere compiuti sforzi anche per identificare le ragioni della bassa diffusione dei vaccini nelle comunità e attuare interventi su misura. Queste includono la comunicazione del rischio e iniziative a livello comunitario, anche nei confronti dei gruppi di popolazione svantaggiati. L’Ecdc resta impegnato a collaborare con i Paesi dell’Ue/SEE e con i partner internazionali per assisterli nell’aumento della copertura vaccinale e nella protezione della salute pubblica.

LA situazione in Italia

Nel 2023 in Italia il sistema di sorveglianza dell’Iss ha registrato 43 casi di morbillo, in netta risalita rispetto ai 15 del 2022, a gennaio 2024 sono stati già registrati 27 contagi. “Per ora i numeri sono bassi e non c’è una emergenza, ma è chiaro che dobbiamo stare attenti e lavorare molto sulla comunicazione delle vaccinazione e anche muoversi, in alcune regioni come il Lazio, con la chiamata attiva. Non c’è una allerta ma è evidente che in una situazione nazionale dove non siamo ancora al 95% della popolazione coperta dai vaccini, il morbillo può contagiare e individuare e isolare subito i casi è determinante per il rischio focolai. E’ una malattia seria con conseguenze pericolose”. Così all’Adnkronos Salute Martino Barretta, responsabile Vaccini e immunizzazioni della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), facendo il punto della situazione.

16 Febbraio 2024
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