Salute
6:07 pm, 27 Dicembre 23 calendario

Ecco le sperimentazioni che potrebbero rivoluzionare la medicina nel 2024

Di: Redazione Metronews
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Dalle nuove tecniche di editing genetico a un vaccino contro l’Hiv, dall’intelligenza artificiale per la diagnosi precoce del tumore ai polmoni a un’App per il trattamento della depressione in gravidanza. Fino all’uso delle cellule staminali per il Parkinson e un vaccino contro la malaria in grado di proteggere a lungo. Queste le sperimentazioni che potrebbero rivoluzionare la medicina nel 2024, secondo undici esperti interpellati dalla rivista “Nature Medicine”.

Colesterolo

Editing genetico per l’ipercolesterolemia, una delle condizioni ereditarie più comuni, che riguarda 1 persona su 300. E’ causata da mutazioni nel gene Pcsk9, che codifica una proteina che scompone i recettori per le lipoproteine a bassa densità (Ldl), noto anche come colesterolo “cattivo”. Sebbene le statine possano ridurre il rischio di malattie cardiovascolari in questi pazienti, la maggior parte non riesce comunque a raggiungere livelli ottimali di colesterolo Ldl con una terapia cronica.

La soluzione potrebbe arrivare dal trial internazionale Heart-1, il primo sull’uomo che testerà Verve-101, una terapia avanzata basata su Crispr, che in un’unica somministrazione punta a inattivare il gene Pcsk9 nel fegato per ridurre in modo duraturo il colesterolo Ldl, causa dell’ipercolesterolemia familiare eterozigote. La terapia utilizza l’Rna messaggero (mRna).

Cancro ai polmoni

L’Intelligenza Artificiale per la diagnosi precoce del cancro ai polmoni. Sempre più l’intelligenza artificiale sta diventando protagonista anche nella medicina. In questo caso si testano le potenzialità in campo oncologico, dove scoprire questo tumore quando è ancora piccolo e localizzato significa salvare vite.

Lo studio in corso su 150.000 pazienti in sei ospedali nel Regno Unito ha l’obiettivo di verificare se l’Ia applicata alle radiografie al torace appena eseguite riduce il tempo per poi sottoporsi a una Tc e per arrivare alla diagnosi.

A luglio del 2024 sarà completato l’arruolamento dei partecipanti, entro l’anno dovrebbero arrivare anche i risultati. L’ipotesi dei ricercatori è che con l’utilizzo dell’Ia si possa accorciare del 50% il tempo per la diagnosi. Fra gli studi più importanti secondo i ricercatori interpellati da Nature, uno condotto dall’Università di Maastricht sta valutando l’uso dell’Ia per identificare i pazienti più a rischio in pronto soccorso e, dunque, da trattare più urgentemente.

27 Dicembre 2023 ( modificato il 28 Dicembre 2023 | 11:33 )
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