vaiolo delle scimmie
4:34 pm, 23 Maggio 22 calendario

“Il vaiolo delle scimmie? Alzare livello attenzione”

Di: Redazione Metronews
Vaiolo delle scimmie
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«Il virus del vaiolo delle scimmie può causare malattie gravi in alcuni gruppi di popolazione, come bambini piccoli, donne in gravidanza e persone immunodepresse. Sono necessarie ulteriori indagini per stimare con precisione il livello di morbilità e mortalità in questo focolaio».

L’allarme sul vaiolo delle scimmie

E’ quanto afferma il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in una nota di presentazione della nuova valutazione dei rischi sui casi di vaiolo delle scimmie in Europa.

Dunque, bisogna alzare il livello d’attenzione sul vaiolo delle scimmie, è in sintesi il messaggio che l’Ecdc lancia agli Stati Ue: “I Paesi dovrebbero aggiornare i loro meccanismi di tracciamento dei contatti, la capacità diagnostica per gli orthopoxvirus e rivedere la disponibilità di vaccini contro il vaiolo, antivirali e dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari”, è l’indicazione contenuta in una valutazione rapida del rischio pubblicata oggi. L’Ecdc raccomanda ai Paesi dell’Unione europea/Spazio economico europeo di “concentrarsi sulla tempestiva identificazione e gestione dei casi, sul tracciamento dei contatti e sulla segnalazione di nuovi casi di vaiolo delle scimmie”.

“Se si verifica la trasmissione da uomo ad animale e il virus” del vaiolo delle scimmie “si diffonde in una popolazione animale, c’è il rischio che la malattia possa diventare endemica in Europa”. L’Ecdc evidenzia l’importanza di evitare che il contagio dall’uomo passi e si diffonda in popolazione animali in Ue e chiede vigilanza su questo fronte: “E’ necessaria una stretta collaborazione intersettoriale tra le autorità sanitarie pubbliche dei settori umano e veterinario – ammoniscono gli esperti – per gestire gli animali domestici esposti” al virus “e prevenire la trasmissione della malattia alla fauna selvatica”.

La Ue

«Sono preoccupata dall’aumento del numero di casi di vaiolo delle scimmie segnalati nell’Ue e nel mondo. Stiamo monitorando da vicino la situazione e, sebbene attualmente la probabilità di diffusione nella popolazione più ampia sia bassa, la situazione è in evoluzione». Lo ha dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, in una nota di presentazione della nuova valutazione Ue dei rischi sui casi di vaiolo delle scimmie in Europa. «Dobbiamo tutti rimanere vigili, garantire che siano disponibili la tracciabilità dei contatti e un’adeguata capacità diagnostica e garantire di avere a disposizione i vaccini, gli antivirali e i dispositivi di protezione individuale necessari per gli operatori sanitari», ha aggiunto la commissaria.

Il contagio

«I casi umani di vaiolo delle scimmie attualmente diagnosticati sono principalmente tra gli uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini, il che suggerisce che la trasmissione potrebbe aver luogo durante le relazioni intime».

«La trasmissione può avvenire attraverso il contatto ravvicinato della mucosa o della pelle non integra con il materiale infettivo delle lesioni o attraverso grandi goccioline respiratorie durante il contatto prolungato faccia a faccia», hanno aggiunto gli esperti.

“La maggior parte dei casi attuali si è presentata con sintomi di malattia lievi e, per la popolazione più ampia, la probabilità di diffusione è molto bassa», lo afferma Andrea Ammon, la direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie –  Tuttavia, la probabilità di un’ulteriore diffusione del virus attraverso uno stretto contatto, ad esempio durante le attività sessuali tra persone con più partner sessuali, è considerata alta“.

No ai contatti sessuali

Alle persone contagiate dal vaiolo delle scimmie “si consiglia di astenersi dall’attività sessuale e da uno stretto contatto fisico fino alla guarigione del rash cutaneo”, raccomanda l’Ecdc. “La maggior parte dei casi”, che al momento risultano essere lievi nella sintomatologia, “può rimanere a casa con cure di supporto”, ha aggiunto l’Ecdc.

23 Maggio 2022
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