Festa del Cinema
10:51 pm, 18 Ottobre 21 calendario
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Bellocchio: «Volevo fare l’attore come Marlon Brando»

Di: Redazione Metronews
Bellocchio
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Marco Bellocchio protagonista dell’Incontro Ravvicinato nel quinto giorno della Festa del Cinema di Roma con la sua serie su Aldo Moro. «Esterno notte è la mia prima serie televisiva, un’esperienza nuova, ma preferisco fare i film». Mette in chiaro subito il regista-poeta, presentando in anteprima mondiale tre scene dal primo episodio della serie Rai. Con Fabrizio Gifuni protagonista, arriva 18 anni dopo il suo film “Buongiorno Notte” sulla prigionia di Moro, rapito e poi ucciso dalle Brigate rosse.

Marco Bellocchio e la prospettiva

«Mi è sembrato interessante ribaltare il campo rispetto al film – continua Marco Bellocchio – tutto interno alla prigione, qui cerchiamo di guardare fuori. La serie parte dalla strage e poi si concentra sui personaggi che vivono esternamente la prigionia di Moro, Francesco Cossiga, Giulio Andreotti, Eleonora Moro e i brigatisti».

L’idea della serie in cui recitano tra gli altri Toni Servillo e Margherita Buy gli è venuta nel 40°  anniversario dell’uccisione dello statista. Galeotta una una foto che lo ritraeva sulla spiaggia di Torvajanica, vestito di tutto punto in abito di lino, circondato da un gruppetto di bambini. Nella prima delle scene mostrate, Bellocchio sogna Moro appena liberato dalle Brigate Rosse. Ricoverato in gravi condizioni in ospedale lo statista riceve la visita di Andreotti e Cossiga decisi a non rivelare al mondo (“ci vuole cautela, sentiamo prima gli americani”) che è vivo e non prigioniero.

Moro-Gifuni nel sogno

«Mi dimetto dalla Dc e da tutte le cariche future per incompatibilità» dice Moro alla delegazione DC. La seconda scena punta sugli scontri di piazza del marzo ’78 e la terza sul suo incontro con il Papa (Servillo) in cui quest’ultimo si dice preoccupato dell’apertura al Pci. «È indispensabile ora più che mai che il nostro rapporto non si appanni – lo rassicura il Papa – e che i nostri valori restino quelli della Chiesa». Bellocchio svela che tre scene della serie sono state girate a Cinecittà. Una , in particolare, nello stesso affaccio su San Pietro costruito per Habemus Papam di Nanni Moretti.

Tra Bellocchio e Marlon Brando

Voleva fare l’attore perché era innamorato «professionalmente e non omosessualmente» di Marlon Brando e James Dean.«Volevo imitare Brando – racconta il regista – in Fronte del porto». Giunto a Roma aveva invece, ammette, «avevo una certa provinciale diffidenza» verso Tognazzi, Sordi, Manfredi Gassmann e anche Mastroianni. «Non capii che anche se la loro era una commedia con cui non mi relazionavo, poteva essere comunque proficuo lavorare con loro, protagonisti del box office. Il cinema è anche questo, l’ho capito tardi ma non ho alcun rammarico».

Su Mastroianni

Poi si sofferma su Mastroianni, scelto poi per il suo Enrico IV. «L’avevo incontrato qualche volta, stava vivendo un momento di eclissi, gli proponemmo il film e lo accettò. Era un uomo molto triste e riservato, dormiva poco e fumava ininterrottamente, ma professionalmente era impeccabile, con un grandissimo talento, non faceva nessuno sforzo. Abbiamo avuto un rapporto di sincerità ma poi scomparse dopo il film. È raro che io mantenga una frequentazione con i miei attori una volta finite le riprese».

18 Ottobre 2021 ( modificato il 19 Ottobre 2021 | 9:21 )
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