Spelacchio è morto Il Codacons: “Toglietelo subito”
Spelacchio, l’albero di Natale piantato a piazza Venezia a Roma, è morto del tutto, e “non è previsto che venga sostituito”. Lo dicono fonti dell’assessorato all’Ambiente del Campidoglio chiarendo la posizione del Comune rispetto alle polemiche delle ultime ore sul grande abete decorativo inaugurato l’8 dicembre dal Campidoglio, che ha subito perso in pochi giorni buona parte delle foglie aghiformi presenti sui suoi rami.
Senza radici. L’albero, come tutti quelli espiantati e utilizzati altrove per le feste di Natale, è tecnicamente morto in quanto non ha più le radici, che in questi casi vengono tagliate per trasferire il trasporto. L’anomalia che ha portato i romani a ribattezzare l’abete Spelacchio sta nel fatto che solitamente anche una volta recise le radici questo genere di alberi restano verdi per un altro mese e mezzo due, cosa non avvenuta con l’albero piantato a piazza Venezia.
Codacons. “Immediata rimozione di “Spelacchio”. A chiederla il Codacons, che invece diffida il Comune di Roma a rimuovere oggi stesso la pianta, e che rende noto il contenuto dell’esposto depositato alla Corte dei Conti in cui si chiede di indagare l’amministrazione comunale per danni erariali”. “E’ evidente che in queste condizioni “Spelacchio” non può più rimanere a Piazza Venezia e deve essere rimosso con urgenza – spiega il presidente Carlo Rienzi – Questo perché l’albero appare in uno stato pietoso tale da offendere i romani e i tanti turisti che in questi giorni visitano la capitale, e nell’interesse della città è preferibile una piazza senza albero ad una piazza con un albero secco, spelacchiato e morente, che configura una figuraccia mondiale per Roma”. L’associazione ha inoltre depositato un esposto alla Corte dei Conti del Lazio in cui si chiede di aprire una indagine sulle spese sostenute dall’amministrazione per l’albero di Natale di Piazza Venezia, e accertare eventuali danni erariali per la collettività, disponendo le misure del caso”.
Corte dei conti. Nell’esposto il Codacons sottolinea “la necessità di un intervento per verificare la questione legata ai fondi spesi, a volte in maniera immotivata e dannosa per l’erario, per l’acquisto di bene poi rilevatisi totalmente inutili – come nel caso dell’albero di Piazza Venezia, acquistato pochi giorni fa ed ormai prossimo alla morte – a discapito di tanti servizi, utili alla collettività, che, invece, non vengono presi in considerazione”.
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