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6:27 pm, 6 Febbraio 24 calendario

L’orso M90 abbattuto dai Forestali trentini su ordine del presidente Fugatti. Dure proteste degli animalisti: “È stata un’esecuzione”

Di: Redazione Metronews
L'orso M90
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L’orso M90 è stato abbattuto in una zona montuosa della Bassa Val di Sole in Trentino. L’abbattimento è stato eseguito poche ore dopo la firma del decreto del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. L’esemplare, ritenuto «pericoloso», è stato identificato mediante l’osservazione del radiocollare e delle marche auricolari. In mattinata il presidente Fugatti aveva firmato il decreto di prelievo del plantigrado tramite abbattimento. Secondo gli esperti della Provincia, l’orso M90 «più volte aveva seguito intenzionalmente le persone». L’episodio che ha portato alla firma del decreto di abbattimento risale al 28 gennaio scorso quando l’orso aveva seguito una coppia di escursionisti per oltre mezzo chilometro lungo una strada forestale nel comune di Mezzana sempre in Val di Sole. Come riferisce la Provincia Autonoma di Trento, «l’Ispra aveva confermato la necessità di rimuovere M90 al più presto».

L’orso M90 abbattuto dopo il decreto

«La soppressione non può essere l’unica alternativa. Se quanto fino ad oggi messo in campo con la provincia di Trento non è stato sufficiente, l’impegno, da parte di tutti, deve essere quello di moltiplicare gli sforzi per individuare ogni soluzione possibile a garantire una convivenza pacifica nei territori», ha commentato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto: «Ho nuovamente mobilitato tutte le strutture che fanno capo al ministero per definire una strategia tempestiva in cui, lo ripeto, l’abbattimento debba essere davvero la soluzione estrema». «Quella della Provincia Autonoma di Trento è una politica miope e nemica degli animali, che non tutela la biodiversità. Il presidente Fugatti è sordo anche alle istanze dell’opinione pubblica che vorrebbe un Trentino amico degli animali». Lo sostengono i vertici dell’Organizzazione internazionale protezione animali. L’Oipa fa sapere che presenterà nelle prossime ore una richiesta di accesso agli atti per conoscere i dettagli della vicenda «perchè nella scarna nota della Provincia non viene spiegato come abbiano eseguito la sentenza, se con armi da fuoco o con l’intervento di un veterinario».

Animalisti contro Fugatti

«Apprendo con orrore, con sgomento e con profonda indignazione che, in ottemperanza all’ennesima ordinanza di morte firmata dall’ursicida Maurizio Fugatti, M90 è stato ucciso dal Corpo Forestale del Trentino – ha affermato la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi – mi unisco al dolore e al cordoglio di tutti gli italiani per l’esecuzione di M90, un animale che, lo ricordo, non ha mai torto un capello a nessuno. L’orso era radiocollarato, quindi facilmente individuabile, ed è stato freddato poche ore dopo l’ordinanza di morte firmata dall’ursicida Fugatti. M90 è stato giustiziato sul posto, senza alcuna possibilità di appello, quella che in genere viene concessa a tutti i condannati. Una dimostrazione di spietatezza che fa rabbrividire. Fugatti, è bene ricordalo, avrebbe anche potuto puntare su una soluzione diversa dalle fucilate. Ma, dopo tutte le sonore bocciature ricevute in questi mese nelle aule di giustizia, forse era in cerca proprio di rivalsa. Evidentemente per l’ego del presidente orsi e lupi costituiscono una intollerabile minaccia».

«Chiederemo giustizia»

«Si tratta di una vera e propria esecuzione e i tempi ristretti tra pubblicazione del decreto e notizia di esecuzione della condanna ci fanno pensare che mentre Fugatti firmava l’uccisione, le carabine erano già fumanti». È quanto dichiarato da Massimo Vitturi, responsabile area selvatici della Lega Anti Vivisezione (Lav) in merito all’abbattimento dell’orso M90. Il plantigrado abbattuto aveva tre anni ed era da poco indipendente dalla madre. «Ci è stato impedito di difendere M90 ricorrendo al Tar contro la sua condanna a morte ma non ci fermeremo di fronte agli ammazzaselvatici – ha aggiunto Vitturi – oggi è il giorno del dolore ma siamo già al lavoro per ottenere giustizia per M90 e tutti gli altri orsi casualmente trovati morti dopo le condanne di uccisione».

6 Febbraio 2024
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