De Carolis, Rocky italiano si gode il tetto del mondo

PUGILATO Sabato scorso, con una prestazione maiuscola sul ring di Offenburg, Giovanni De Carolis si è laureato campione del mondo dei supermedi WBA sconfiggendo nella rivincita del match dello scorso novembre  il detentore Vincent Feigenbutz.
Quando ha capito che ce l’avrebbe potuta fare?
Alla vigilia del match. Mi sentivo rilassato, e avevo l’impressione che il mio avversario e il suo team fossero molto più tesi rispetto al primo incontro.
Qual è stata la chiave tattica?
Sono riuscito a prendergli subito le misure e con il jab mi sono reso conto che lo disorientavo, costringendolo ad esporsi a ganci e montanti.
Ora si sta godendo la vittoria, ma ha già qualche idea su cosa le riserverà il futuro?
Sinceramente no, adesso sto cercando ancora di realizzare quello che è successo. Al resto ci penserà il mio manager, Davide Buccioni.
Un romano sul tetto del mondo. Dopo il trionfo tedesco, crede ci sarà la possibilità di poter disputare una difesa del titolo di fronte alla sua gente?
Sarebbe un sogno. Spero con tutto il cuore che qualcuno me ne dia la possibilità.
Chi c’è dietro questo grande successo?
Il mio maestro Italo Mattioli, il già citato Buccioni, tutti gli amici che mi hanno sostenuto, ma soprattutto la mia amata Veronica, senza la quale non sarei mai arrivato dove sono ora.
DOMENICO PARIS