Israele
9:28 pm, 13 Aprile 24 calendario

MO: partito attacco con droni da Iran a Israele, schierate le navi Usa

Di: Redazione Metronews
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Dopo il rientro anticipato di Joe Biden alla Casa Bianca da Rehoboth Beach, nel Delaware, per “consultarsi con la sua squadra di sicurezza nazionale sugli eventi in Medioriente”, anche il segretario di Stato americano, Antony Blinken, partecipa alla riunione con il presidente Usa dedicata alla crisi in Medio Oriente. L’attacco dell’Iran potrebbe essere sferrato nelle prossime ore.

La Casa Bianca chiede il rilascio immediato della nave sequestrata dai Pasdaran

La Casa Bianca ha invitato l’Iran a rilasciare immediatamente la nave sequestrata vicino allo Stretto di Hormuz, mentre crescono i timori di un attacco di Teheran di ritorsione contro Israele che secondo quanto dichiarato da un alto funzionario americano ad al Jazeera «c’è un’alta probabilità che l’Iran lanci un attacco contro Israele stanotte, nelle prime ore di domenica. L’Iran – prosegue – può lanciare un attacco dal suo territorio contro obiettivi in Israele con la partecipazione dei suoi agenti in Iraq e Siria. Gli Stati Uniti difenderanno Israele e cercheranno di contrastare un potenziale attacco iraniano. Le nostre capacità militari aggiuntive sono ora operative e pronte a far fronte a qualsiasi attacco da parte dell’Iran e dei suoi agenti».

Gli Usa hanno schierato le navi per difendere Israele

Channel 12 riferisce che la valutazione dell’establishment della sicurezza israeliano resta che l’Iran cercherà di colpire obiettivi militari, non civili, nella sua risposta al presunto attacco israeliano che ha ucciso diversi membri dell’IRGC, tra cui due generali, a Damasco all’inizio di questo mese, secondo quanto riferito dal Times of Israel. E, per il Wall Street Journal,  gli Stati Uniti starebbero già spostando diverse navi da guerra per proteggere Israele e le forze americane nella regione del Medio Oriente da un possibile attacco iraniano nello Stato ebraico. La mossa è stata decisa dopo un avvertimento da parte di una persona vicina alla leadership iraniana. La fonte, tuttavia, ha anche affermato che il regime di Teheran non ha ancora preso una decisione definitiva su quando e dove attaccare.

L’Iran lancia centinaia di droni contro Israele in tre ondate

Intanto decine e decine di droni lanciati dall’Iran starebbero per colpire Israele. E, dopo una seconda ondata che sarebbe già partita, altri ne sarebbero stati lanciati dallo Yemen, dall’ala degli Houthi, le milizie sciite alleate con l’Iran. Il portavoce delle forze israeliane di difesa (Idf), Daniel Hagari, ha di fatto confermato il lancio di droni di cui l’aeronautica israeliana sta monitorando il percorso, ma ha anche precisato che ci “vorrà del tempo” prima che i velivoli arrivino nello “spazio aereo israeliano”. Quando questo avverrà, ha proseguito, “si attiveranno le sirene nelle aree in cui entreranno”. Hagari ha quindi ribadito che il dovere dell’Idf è “difendere i cittadini di Israele”.

Partiti anche missili Cruise verso Israele, Giordania in massima allerta

Intanto, dall’Iran sarebbero partiti anche missili Cruise che dovrebbero raggiungere Israele nelle prossime ore. E’ evidente, secondo gli analisti, che l’Iran stia sincronizzando l’attacco con i droni col successivo lancio di missili. Fonti dell’Amministrazione Usa citate dal New York Times sottolineano come i droni potrebbero essere impiegati da Teheran per distrarre le difese aeree israeliane.

Intanto, la difesa aerea della Giordania è pronta a intercettare e abbattere qualsiasi drone o aereo iraniano che violi il suo spazio aereo, affermano due fonti di sicurezza regionali citate dal Times of Israel. Dicono che anche l’esercito è in uno stato di massima allerta e che i sistemi radar stanno monitorando l’attività dei droni.

Chiuso lo spazio aereo su Teheran

“Il governo iraniano ha ordinato di chiudere lo spazio aereo sopra il distretto della capitale”. La notizia arriva dalla televisione Al-Qahira Al-Ikhbariya citata dalla Tass. Il divieto di volo su Teheran e dintorni resterà in vigore “fino a nuovo avviso delle autorità”.

Netanyahu: «Pronti ad affrontare qualsiasi scenario»

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di guerra seguito dal gabinetto di sicurezza più ampio stasera nel contesto di un previsto contrattacco da parte dell’Iran, lo scrive il Times of Israel. Netanyahu è andato al quartier generale militare dell’Idf a Kirya per consultazioni con i vertici militari.

Il primo ministro ha dichiarato che Israele si è preparato alla “possibilità di un attacco diretto da parte dell’Iran” ed è “pronto ad affrontare qualsiasi scenario, sia in termini di difesa che di attacco. Apprezziamo la presenza degli Stati Uniti al fianco di Israele, così come il sostegno della Gran Bretagna, della Francia e di molti altri Paesi”, ha aggiunto Netanyahu in un discorso video.

Decolla per sicurezza “l’air force one” israeliano

L’aereo con a bordo il primo ministro sarebbe già decollato da Israele ma, come riferito dal sito Ynet, «non è ancora noto il motivo del decollo». L’aereo statale ufficiale israeliano “Ala di Sion” ha preso il volo dalla base aerea di Nevatim, nel sud di Israele, come mostrano i dati dei siti web di monitoraggio dei voli. L’aereo costruito per il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva raccolto polvere dopo essere stato consegnato all’aeronautica israeliana diversi anni fa; non è mai stato utilizzato ufficialmente.

Il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, ha intanto partecipato a una riunione con il capo di Stato maggiore dell’Idf, Herzi Halevi, e con alti funzionari della Difesa. Chiuse scuole e asili in tutto il paese e anche l’accesso agli spazi aperti delle persone sarà limitato.

La Giordania, Libano e Iraq chiudono lo spazio aereo per attacco Iran

L’Autorità giordana per l’aviazione civile ha deciso di chiudere temporaneamente il proprio spazio aereo come misura “preventiva” contro la minaccia di un possibile attacco iraniano a Israele, hanno riferito i media ufficiali. “L’autorità giordana per la regolamentazione dell’aviazione civile ha deciso di chiudere temporaneamente e in via preventiva lo spazio aereo giordano a tutti gli aerei in arrivo, in partenza e in transito a partire dalle 20 GMT” (le 22 italiane) ha dichiarato l’agenzia di stampa ufficiale giordana Petra. La sospensione sarà estesa “per le prossime ore” e “sarà continuamente aggiornata e rivista in base all’evoluzione della situazione”.

Il monito di Watson: «Il sequestro di una nave civile viola il diritto internazionale»

Dagli States arriva anche il monito della portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Adrienne Watson, che chiede all’Iran di rilasciare la Msc Aries, la nave cargo battente bandiera portoghese presumibilmente legata ad Israele e che è stata sequestrata dai Pasdaran nelle acque del Golfo mentre attraversava lo stretto di Hormuz intorno alle 4,43 ora italiana con 25 memebri dell’equipaggio a bordo.

«Chiediamo all’Iran di rilasciare immediatamente la nave  – ha detto Watson – e il suo equipaggio internazionale. Sequestrare una nave civile senza provocazione è una palese violazione del diritto internazionale e un atto di pirateria da parte del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica».

Dagli States pieno sostegno a Israele in caso di attacco

Intanto, gli Stati Uniti ribadiscono il «pieno sostegno» a Israele contro gli attacchi dall’Iran, nel corso di una telefonata tra il segretario alla Difesa americana Lloyd Austin e il ministro della Difesa israeliana Yoav Gallant. Lloyd, spiega il Pentagono, “ha discusso delle minacce urgenti regionali e ribadito l’incrollabile sostegno Usa alla difesa di Israele. Austin – si legge nella nota – ha reso chiaro che Israele può contare sul pieno sostegno americano nella difesa di Israele contro ogni attacco da parte dell’Iran e dei suoi alleati nella regione”.

Hamas insiste per un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza

Dal canto suo, Hamas insiste per un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza. Hamas ha dichiarato in un comunicato di aver presentato la sua risposta ai mediatori egiziani e qatarioti su una proposta di tregua. “Hamas riafferma le sue richieste e quelle del nostro popolo: un cessate il fuoco permanente, il ritiro dell’esercito di occupazione da tutta la Striscia di Gaza, il ritorno degli sfollati nelle loro aree e luoghi di residenza, l’intensificazione dell’ingresso degli aiuti umanitari e l’inizio della ricostruzione”.

 

 

13 Aprile 2024
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