Medio Oriente
12:17 pm, 13 Aprile 24 calendario

Israele in allerta, rischio attacco dell’Iran: 100 missili già armati

Di: Redazione Metronews
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Israele resta in stato di massima allerta su tutto il territorio nazionale per il rischio di un imminente attacco da parte dell’Iran. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf) dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto di aspettarsi a breve un attacco iraniano contro obiettivi israeliani in rappresaglia per il raid che ha distrutto il consolato di Teheran a Damasco due settimane fa che ha provocato, tra gli altri, la morte di due alti rappresentanti della guardia rivoluzionaria islamica.

Almeno cento missili già armati in Iran registrato dagli USA

Gli Stati Uniti hanno infatti registrato un aumento dei movimenti militari all’interno dell’Iran in vista di un possibile attacco a Israele. Si parla di almeno cento missili a traiettoria variabile già armati. Gli attacchi coinvolgerebbero «molteplici obiettivi all’interno di Israele» e il rischio è che nell’operazione «potrebbero essere coinvolti alleati di Teheran». Da qui, il monito di Biden a Teheran: «Fermatevi».Gli Stati Uniti stanno continuando a inviare risorse militari e ribadiscono la loro posizione a fianco di Israele.

Sequestrata nave legata a Israele

I Guardiani della Rivoluzione islamica iraniani hanno sequestrato una nave legata a Israele mentre era in navigazione nei pressi dello Stretto di Hormuz. Lo ha riferito l’agenzia di stampa iraniana Tasnim. Si tratta della MSC Aries, battente bandiera portoghese, una portacontainer associata alla Zodiac Maritime, parte del gruppo del miliardario israeliano Eyal Ofer.
In precedenza, l’Ukmto aveva dato notizia di un cargo «sequestrato dalle autorità regionali» a 50 miglia nautiche, quasi 100 km, da Fujairah.

Israele esorta l’Ue a dichiarare i Pasdaran gruppo terroristico

Dal canto suo, Israele esorta l’Ue e “il mondo libero” a “dichiarare” i Pasdaran gruppo terroristico. “Il corpo dei Guardiani della rivoluzione – scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz – ha sequestrato una nave mercantile portoghese, appartenente a un membro dell’Ue, sostenendo che è di proprietà israeliana. Il regime dell’Ayatollah Khamenei è un regime criminale che sostiene i crimini di Hamas e sta ora conducendo un’operazione pirata in violazione del diritto internazionale. Invito l’Unione Europea e il mondo libero a dichiarare immediatamente il corpo delle Guardie della Rivoluzione iraniana come organizzazione terroristica e a sanzionare subito l’Iran”.

Per il rischio attacco l’Olanda chiude l’ambasciata a Teheran

L’Olanda, tramite una nota firmata dal ministro degli Esteri, ha già annunciato che domani resterà chiusa, in via precauzionale, la propria ambasciata a Teheran. Il ministero ha aggiunto che deciderà domenica se l’ambasciata riaprirà lunedì.

La compagnia Klm non volerà su Iran e Israele

La compagnia aerea olandese Klm non volerà temporaneamente su Iran e Israele per precauzione, mentre continua a crescere la tensione nella regione per una possibile rappresaglia di Teheran. Lo ha riferito l’agenzia di stampa olandese Anp, citando un portavoce della compagnia, secondo cui in ogni caso Klm continuerà a volare su Tel Aviv, sulla costa mediterranea di Israele.

Lufthansa sospenderà i suoi voli da e per Teheran fino a giovedì 18 aprile

La compagnia aerea tedesca Lufthansa, dal canto suo, ha annunciato che i suoi aerei non sorvoleranno lo spazio aereo iraniano, e che sospenderà i voli da e per Teheran. «A causa della situazione attuale, Lufthansa sospenderà i suoi voli da e per Teheran fino a giovedì 18 aprile compreso», ha detto un portavoce della compagnia. La sua controllata Austrian Airlines ha seguito l’esempio. I voli per la capitale iraniana sono sospesi dal 6 aprile.

L’«imminente attacco» degli ayatollah contro Israele

In Iran la vita scorre normalmente mentre il mondo attende un «imminente» attacco del regime degli ayatollah contro Israele. Il Medio Oriente è in allerta dall’attacco del 1 aprile attribuito a Israele in cui sono morti alti esponenti della Guardia rivoluzionaria e dalle minacce di ritorsioni contro lo Stato ebraico.

Il leader supremo dell’Iran, Ali Khamenei, ha ripetutamente insistito sul fatto che «il regime sionista deve essere e sarà punito» dando il “là” alle minacce che sono state ripetute praticamente da ogni alto funzionario del paese. Avvertimenti che Joe Biden ha considerato reali e che, secondo lui, si trasformeranno in qualcosa di concreto «più prima che dopo». Per questo il presidente americano ha invitato Teheran a non attaccare.

In mezzo a queste tensioni, India, Canada, Germania, Regno Unito, Polonia, Francia e Austria e Italia hanno chiesto ai loro cittadini di non recarsi nella regione o di lasciarla.

Le parole dell’imam di Teheran Kazem Seddiqi

Da ventiquattr’ore, che coincidono con l’inizio del lungo weekend di festa per la fine del Ramadan, le autorità iraniane non danno eco alle minacce contro Israele. Nella sua preghiera del venerdì, per esempio, l’imam di Teheran Kazem Seddiqi ha dedicato le sue parole alla guerra a Gaza e alla «resistenza palestinese».

Nei giorni scorsi è stata intensa anche l’attività diplomatica con i colloqui tra il ministro degli Esteri iraniano, Hosein Amir Abdolahian, e i suoi omologhi di Regno Unito, Australia, Germania e, ieri, anche con Antonio Tajani.

Nei colloqui Abdolahian ha espresso la sua insoddisfazione per l’«incapacità» del Consiglio di sicurezza dell’Onu di condannare l’attacco al consolato e ha ribadito il diritto del suo Paese all’«autodifesa».

L’Occidente chiede «moderazione» a Teheran

I diplomatici occidentali, dal canto loro, hanno chiesto a Teheran moderazione. «Ho esortato Teheran ad agire con moderazione», ha scritto su X il ministro degli Esteri italiano che oggi, a margine di un evento a Milano, ha ribadito che in Medio Oriente «i rischi di una escalation ci sono» e si è «preoccupato di tutelare i militari italiani che sono al confine tra Libano e Israele» oltre a «insistere sulla necessità di garantire il traffico mercantile attraverso Suez e il Mar Rosso e ricevere assicurazione che «gli Houthi non attaccheranno mercantili che non portano armi a Israele».

Teheran ha respinto la richiesta dei diplomatici occidentali

Gli inviti alla moderazione sono stati respinti da Teheran attraverso l’emittente Nournews, legata al Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell’Iran, che ha messo in guardia dalle richieste di «moderazione» da parte dell’Occidente. «L’Iran ha imparato dai suoi legami politici con l’Occidente che dovrebbe essere sempre scettico riguardo alle sue richieste di autocontrollo e moderazione», si legge sull’account X del broadcaster.

D’altra parte, lunedì prossimo Abdolahian parteciperà a una sessione della Commissione per la sicurezza nazionale e la politica estera del parlamento iraniano per discutere una «potenziale» ritorsione contro Israele, hanno riferito oggi i media iraniani.

«L’obiettivo potrebbe non essere nemmeno in Medio Oriente»

«Il regime iraniano è contento del panico in Israele – dice l’analista Ali Alfoneh -, aspetta pazientemente il momento e l’obiettivo potrebbe non essere nemmeno in Medio Oriente», ha scritto oggi il politologo dell’Arab Gulf States Institute di Washington.

Nel frattempo, la vita si sviluppa normalmente in Iran. Negli ultimi giorni luoghi pubblici come i parchi si sono riempiti di famiglie che approfittavano del fine settimana festivo per la fine del Ramadan.

Nel Mellat Park, nel nord della capitale, questo fine settimana si sono tenuti concerti all’aperto, cui hanno partecipato in molti. Oggi, primo giorno lavorativo della settimana iraniana, la città ha presentato i consueti ingorghi di persone dirette al lavoro.
Tale è la normalità che la polizia iraniana ha avvertito che intensificherà le misure per reintrodurre l’uso obbligatorio del velo islamico a partire da questo sabato, cosa che molte donne nel Paese hanno smesso di fare dopo la morte di Mahsa Amini.

Sale ancora il numero delle vittime a Gaza

Il nuovo bilancio delle vittime a Gaza conta 33.686 morti. Secondo il ministero della Sanità di Hamas comprende almeno 52 morti nelle ultime 24 ore. I feriti sono 76.309.

13 Aprile 2024
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