Medio Oriente
7:05 pm, 13 Aprile 24 calendario

Msc, Biden torna alla Casa Bianca e intima all’Iran il rilascio dei 25 ostaggi

Di: Redazione Metronews
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Ci sono 25 membri dell’equipaggio a bordo della Msc Aries, la nave cargo battente bandiera portoghese presumibilmente legata ad Israele e che è stata sequestrata dai Pasdaran nelle acque del Golfo mentre attraversava lo stretto di Hormuz intorno alle 4,43 ora italiana. Lo ha reso noto la stessa Msc in una nota. “Ci rammarica confermare che la Msc Aries è stata abbordata dalle autorità iraniane via elicottero mentre attraversava lo stretto di Hormuz – ha scritto il gruppo in una nota -. Ha 25 membri dell’equipaggio a bordo e stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità competenti per garantire il loro benessere e il ritorno sicuro della nave”.

Secondo alcune fonti, l’equipaggio attualmente sotto sequestro sarebbe formato da marinai filippini.

La nave sequestrata dai Pasdaran è riconducibile all’israeliano Eyal Ofer

Secondo quanto riferito dalla compagnia di navigazione internazionale Zodiac Maritime in un comunicato, Msc – gruppo guidato da Gianluigi Aponte – è il gestore e l’operatore commerciale della nave sequestrata.

“Msc – ha dichiarato la società, in parte di proprietà dell’uomo d’affari israeliano Eyal Ofer – è responsabile di tutte le attività della nave, comprese le operazioni di carico e la manutenzione. Il titolo della nave è detenuto da Gortal Shipping Inc in qualità di finanziatore e la nave è stata noleggiata a Msc a lungo termine. Gortal Shipping Inc è affiliata a Zodiac Maritime” con sede a Londra.

I Pasdaran hanno dirottato la nave ritenuta affiliata al regime sionista

L’imbarcazione, ha confermato l’agenzia di stampa iraniana “Tasnim”, è stata dirottata dalle forze della Marina del Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica dell’Iran (i Pasdaran) perché ritenuta affiliata “al regime sionista”.  Il dirottamento è stato annunciato dall’Agenzia per le operazioni commerciali marittime del Regno Unito (Ukmto), precisando che l’imbarcazione è stata intercettata a 50 miglia nautiche a nord-est della città emiratina di Fujarah, nello Stretto di Hormuz, canale che collega il Golfo persico al Golfo di Oman.

Gli iraniani si sono calati da un elicottero mentre la nave si trovava «vicino allo Stretto di Hormuz», ha riferito l’agenzia ufficiale iraniana Irna. Secondo Msc è poi stata portata nelle acque territoriali iraniane.

Questa operazione si inserisce nel contesto delle forti tensioni che hanno scosso il Medio Oriente dall’inizio della guerra in ottobre tra Israele e Hamas palestinese nella Striscia di Gaza. Decine di attacchi sono stati effettuati nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden contro navi mercantili, interrompendo il commercio marittimo globale in quest’area strategica.

Finora sono stati rivendicati dai ribelli Houthi yemeniti, che affermano di agire in solidarietà con i palestinesi. L’Iran ha sostenuto gli Houthi ma finora non si è assunto la responsabilità del sequestro di navi nel Golfo. Le autorità iraniane non hanno indicato se questa operazione fosse collegata alla risposta annunciata da Teheran dopo l’attacco compiuto all’inizio di aprile contro il consolato iraniano a Damasco, attribuito a Israele.

Nel frattempo, un funzionario del Pentagono ha affermato ai media statunitensi di essere “a conoscenza” del sequestro di una nave portacontainer nello Stretto di Hormuz, e di “star monitorando” la situazione.

Tajani: «Nessun italiano a bordo della nave sequestrata»

«Innanzitutto, ci siamo preoccupati che non ci fossero marinai italiani a bordo e non ce ne sono – il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Stiamo seguendo la vicenda. Non ci sono al momento pericoli per gli italiani. Ovviamente viaggi in quell’area sono assolutamente sconsigliati».

Biden rientra alla Casa Bianca per “consultarsi sulla sicurezza nazionale”

In serata, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è rientrato alla Casa Bianca da Rehoboth Beach, nel Delaware, per “consultarsi con la sua squadra di sicurezza nazionale sugli eventi in Medioriente”, secondo quanto riportato dalla Cnn, citando la stessa sede presidenziale americana. Biden, da programma, sarebbe dovuto rientrare a Washington solo nella giornata di domani.

“Condanniamo fermamente il sequestro da parte dell’Iran della Msc Aires, battente bandiera portoghese e di proprietà britannica, in acque internazionali”, scrive su X la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano Adrienne Watson, esortando l’Iran a “rilasciare immediatamente la nave e il suo equipaggio internazionale”. I membri dell’equipaggio, precisa, sono “cittadini indiani, filippini, pakistani, russi ed estoni”.

I sequestri di navi e attacchi a imbarcazioni da parte dell’Iran

L’agenzia britannica per la sicurezza marittima Ambrey ha sottolineato che le Guardie della Rivoluzione «avevano già utilizzato l’arrembaggio» con l’ausilio di un elicottero «quando hanno sequestrato le navi nello Stretto di Hormuz», unico punto di passaggio per le esportazioni di diversi grandi produttori del Medio Oriente. Gli attacchi marittimi degli ultimi mesi hanno fatto lievitare i costi assicurativi per le navi in transito nel Mar Rosso e hanno portato molte compagnie a preferire il passaggio molto più lungo che aggira la punta meridionale del continente africano.

Dal 2019, l’Iran è stato protagonista di una serie di sequestri di navi e attacchi a imbarcazioni a esso attribuiti. Il sequestro avvenuto oggi nello Stretto di Hormuz si inserisce in un contesto di alta tensione nella regione e a livello internazionale, in particolare dopo che, lo scorso primo aprile, il consolato iraniano a Damasco, in Siria, era stato colpito da un attacco attribuito a Israele. Nell’attacco, erano morte diverse persone, incluso il generale Mohammad Reza Zahedi, comandante delle Forze Qods dei Guardiani della rivoluzione islamica (i Pasdaran).

Ieri, una fonte diplomatica iraniana aveva riferito al portale di informazione che si occupa degli Stati della penisola arabica, dell’Iraq e dell’Iran “Amwaj” che le alture del Golan, occupate da Israele dal 1967, sarebbero un “obiettivo primario” di un’eventuale risposta dell’Iran all’attacco al consolato di Damasco.

“Una risposta sta arrivando” e, secondo la fonte, “sarà un attacco limitato ma preciso”. Tuttavia, aveva aggiunto la fonte, sono “in pochi a essere a conoscenza della punizione” annunciata da Teheran.

Netanyahu: «Chiunque ci faccia del male, noi faremo del male a loro»

Da parte sua, il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, aveva detto che il Paese è preparato «alla difesa e all’attacco» e ad affrontare sfide provenienti da «altri scenari. Siamo in tempi difficili. Siamo nel mezzo della guerra a Gaza, che continua a pieno ritmo, anche se continuiamo a impegnarci senza sosta per la restituzione dei nostri ostaggi», aveva detto il premier, aggiungendo: «Abbiamo stabilito una semplice regola: chiunque ci faccia del male, noi faremo del male a loro. Siamo pronti a soddisfare tutte le esigenze di sicurezza dello Stato di Israele, sia a livello difensivo che offensivo».

 

13 Aprile 2024
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