Sanremo 2024
1:41 am, 8 Febbraio 24 calendario
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Sanremo: Geolier guida la Top five Emozione Allevi

Di: Orietta Cicchinelli
Sanremo
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A Sanremo svetta Geolier con la sua I p’ me, tu p’ te, seguito da Irama, Annalisa, Loredana Bertè, e Mahmood nella Top five Radio + Televoto al termine della seconda notte di questo 74° festival. Una serata che ha emozionato con il ritorno di Giovanni Allevi sul palco dell’Ariston, e che fatto riflettere con i ragazzi di Mare Fuori e il “parole” contro il femminicidio. Divertito con il ballo del Qua Qua di Travolta con Fiorello e Amadeus fuori dal teatro.

Le canzoni di Sanremo che vanno oltre

Ma cosa resta delle canzoni (che non sono solo canzonette) di questo primo assaggio di Festival? Siamo tutti Fragili “come la neve, come due crepe” canta Il Tre. E “siamo tutti zombie con il telefono in mano” rincara la dose Ghali, nell’elettro-rap Casa mia.  L’Onda Alta di Dargen D’Amico si alza e punta i riflettori sulle (dolorose) rotte dei migranti. Emma se ne sta in Apnea, BigMama usa la La rabbia (non ti basta) per scrollarsi di dosso un passato di violenze. Ma la voglia di libertà è nell’aria con la femme fatale Annalisa (Sinceramente). Mentre Loredana Bertè (Pazza) inneggia al rispetto per sé stessi, sono una speranza le Due altalene di Mr. Rain, col vero amore che sfida perfino la gravità. 

Buona la seconda con Amadeus e Giorgia

La festa di Amadeus continua sul palco dell’Ariston dove tutti vorrebbero esserci, e, infatti, arriva Ruggero (il nonno di VivaRai2 che canticchia pure Italodisco), mentre Fiore e Ama parlano all’ingresso del teatro. Poi il director riprende in mano la situazione e ricorda che il pubblico voterà da casa col Televoto come la giuria delle Radio. Pronti via, c’è Ghali che presenta Fred De Palma. Eh sì, perché gli artisti stasera introducono i 15 colleghi in gara.

Il colorato trio La Sad (“stasera saremo il nuovo Volo”, dicono i tre, mostrando le spalle con l’immagine di Ama versione punk-rock disegnata) presenta i veterani Renga e Nek. Un combinato duo di voce e melodia che acchiappa con “Pazzo di te”. Dopo la comparsa delle mascottes di Milano-Cortina 2026, è il tempo di Giorgia. La cantante romana (anche lei in frac bianco e nero, con pantaloncini corti e stivale lungo), “co-co” di Ama, incanta con la sua “E poi”. Standing ovation per lei: 30 anni di “E poi” si merita la torta che Amadeus porta sul palco.

Giorgia quella volta con Pippo Baudo

Il tempo di un ricordo: «Quando cantai qui la prima volta – riferisce Giorgia, inviando un saluto a Pippo Baudo, allora alla guida del festival – il cameraman mi disse che non potevo tenere sempre gli occhi chiusi: dovevo guardarlo.. Avevo tanto da imparare».

E tocca a Mr. Rain lanciare il giovane Alfa e la sua “Vai!”. Anche lui darà i fiori al direttore d’orchestra. Per il Fantasanremo. Ed ecco Diodato contento di presentare Dargen «soprattutto dopo le belle parole che hai detto ieri», spiega rivolto al collega che poi precisa: «La mia dichiarazione (sui bimbi bombardati, ndr) non era una cosa politica. Ho fatto tante cazzate nella vita, ma non quella di far politica»…

A Sanremo commosso Giovanni Allevi 

Ma la prima vera emozione la regala Giovanni Allevi. Esile come un fuscello, provato dalla malattia, il musicista si prende il caldo applauso del teatro. «All’improvviso mi è crollato tutto – racconta commosso –. Non suono da 2 anni il piano: nell’ultimo concerto il dolore era tanto forte che non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. Non sapevo ancora di essere malato. Poi la diagnosi. Ho perso il mio lavoro, le mie certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare…».

I doni della malattia

«Era come se il dolore mi porgesse anche degli inaspettati doni. Vi faccio un esempio: a un certo punto ho notato una poltrona vuota e mi sentivo mancare eppure agli inizi facevo concerti per 15-20 persone ed ero felicissimo. Oggi non so cosa farei per suonare per 15-20 persone. I numeri non contano. Ogni individuo è unico e irripetibile e a suo modo infinito». Il pianista evoca le sfumature delle «albe e dei tramonti che non si contano che ho ammirato dal letto d’ospedale». Esprime «la gratitudine per medici e infermieri, la riconoscenza per la ricerca scientifica senza la quale non sarei qui, il sostegno che ricevo dalla mia famiglia, la forza, l’affetto e l’esempio che ho ricevuto dagli altri pazienti guerrieri».

A loro riserva un pensiero delicato: «Li ho portati tutti qui sul palco con me, anime splendenti, esempio di vita autentica». E il finale, trepidane di speranza e consapevolezza, liberatorio. «Sento che in me c’è qualcosa che permane ed è ragionevole che rimarrà e se le cose stanno davvero così…». Allevi si toglie il cappello e spuntano i suoi «nuovi, bellissimi capelli» li definisce Amadeus, prima di accarezzare di nuovo il piano dopo un lungo ma fervido silenzio.

«Ho due vertebre rotte e un problema a delle dita per il tremore, a causa di una neuropatia. Ma non potendo più contare sul mio corpo proverò a suonare con tutta la mia anima», le sue parole prima di attaccare con Tomorrow. «Perché – spiega il musicista – domani, per noi, ci sia sempre ad attenderci un giorno più bello». Commozione e tanti applausi alla fine dell’esecuzione. Per Amadeus: «Questa è sicuramente una delle pagine più belle del Festival di Sanremo».

La notte è ancora lunga

Si cambia letteralmente registro con l’arrivo dell’Orchestra Casadei sulle note di Romagna mia. Anche Giorgia si diverte a fare il coro. La gara riprende con I Santi Francesi che lanciano Emma, mentre un po’ di brio arriva dal palco Suzuki dove c’è la scatenata Rosa Chemical che canta la sua hit “Made in Italy”, scandalosamente lanciata proprio da l Festival. E ci mette dentro anche Sanremo, Fiorello e Amadeus. E così sia!

Siamo a metà gara

E arriva una “ritrovata” ed elegantissima Alessandra Amoroso a lanciare Mahmood e l’ironica e implacabile (nel ritornello) “Tuta gold”. Tocca a Il Tre introdurre la dirompente BigMama che in cambio dei fiori riceve dal maestro la famosa scopa…

L’arrivo danzante di un impacciato John Travolta

Siparietto esilarante al festival tra Giorgia e un fan della platea dell’Ariston. Qualche secondo prima dell’entrata di John Travolta, un fan dal pubblico urla: “Giorgia, sposami!’. Pronta la risposta di Giorgia: “Ho un caratteraccio, non ti conviene!”. Ed ecco l’ospite più atteso della serata: la star  John Travolta, che scambia battute con Giorgia e con Ama, per poi ballare sul palco dell’Ariston con Amadeus che, spiega, come ogni fans “sogna di ballare con lui”. E lo fa! Prima sulle note delle hit La febbre del sabato sera, poi di Grease e Pulp Fiction (per cui il direttore artistico si toglie perfino le scarpe).

Poi l’attore, che sembra un pesce fuor d’acqua, viene accompagnato tra il pubblico (che lo tocca come fosse un Mammasantissima), nel foyer dell’Ariston dove li attende il Joh Travolta italiano, alias Fiorello. Lo showman è alla ricerca di qualcosa che la star non abbia mai fatto. Ovvero il così ribatezzato “Qua Qua dance“. Fiorello che insegna all’ospite le mosse dell’italica danza, con tanto di tarantella finale. E lui ci sta a “far finire la sua carriera all’Ariston con il Qua Qua dance, viste le sue origini italiane” come dice Fiorello. Sulla Nave, invece, si balla davvero con Dj Bob Sinclar e il suo medley .

Giorgia e le sue hit a Sanremo

La gara riprende con Angelina Mango che lancia gli scatenati The Kolors, che movimentano un po’ il palco dell’Ariston (e ringraziano il maestro Giovanni Allevi per la grande lezione di vita data questa sera). Mentre Giorgia si prepara per il suo medley di successi rivelando il segreto della sua voce. «Mi preparo con un goccino di bollicine rigorosamente italiane che mi danno coraggio», confessa ridendo la cantante, anche attrice nel film “Scordato” di Rocco Papaleo. Incantevole Giorgia.

L’11° cantante il gara (e non il 1° come legge erroneamente Giorgia) è Geolier. E ci pensa la Mannoia a introdurlo. È passata la mezzanotte e la speranza (anche di Fiorello) è che si chiuda prima delle 2.

Le nuove parole dell’Amore contro il femminicidio

Sul palco dell’Ariston contro il femminicidio arrivano gli attori di Mare fuori. Le parole scelte contro questa drammatica piaga sociale sono ascolta, accogli, accetta, impara (perché l’amore è un lavoro), verità (contro gli stereotipi al femminile e al maschile).  Accanto (starsi accanto, per condividere anche i momenti di silenzio)… No è la settima parola, perimetro della nostra volontà, Insieme è l’ottava e più preziosa parola: uomini e donne non sono avversari. “Dipenderà solo da noi” recita Amadeus applaudendo i ragazzi e le ragazze del cast della popolare serie Rai.

La gara riprende con Sangiovanni che lancia Loredana Bertè, e aspira al “suo coraggio nella vita”. Loredana, tutta piumata di bianco, per far risaltare la chioma azzurrina, se lo sbaciucchia e se lo abbraccia. “Pazza” Lory, hai già vinto! Non solo per la Sala Stampa: tutto l’Ariston la invoca e l’applaude.

Ultimi due big della serata

Il Festival, che consegna il Premio Città di Sanremo alla carriera allo scenografo Gaetano Castelli, torna in gara con Maninni che lancia una sexy Annalisa, al suo sesto Sanremo che profuma sempre più di vittoria. E vai con i canterini Ricchi e Poveri che lanciano Irama… Ultima, ma non ultima, della serata è un’elegantissima ed emozionata Clara introdotta dalla band dei Negramaro di Giuliano Sangiorgi che nel pomeriggio di ieri ha regalato un live a sorpresa sul lungomare di Sanremo. L’augurio di Sangiorgio è di avere una luminosa carriera: anche loro avevano 20 anni, ricorda il frontman della storica band, quando salirono su quel palco la prima volta. In bocca al lupo! Evviva… È passata l’una. Un ricordo di Franco Califano, ci sta, Ama ne approfitta per lanciare il film sul Califfo con “Tutto il resto è noia” canta Leo Gassmann, che su questo palco ha esordito. E Leo se la cava bene, anche nell’interpretazione di Califano che il giovane interpreta nel film, domenica prossima in prima serata Rai1… Bene, bravo, bis!

8 Febbraio 2024
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