Sanremo 2024, Amadeus pronto al via: “È il mio ultimo Festival”

Riflettori tutti puntati su Sanremo 2024 che, per gli amanti della canzone italiana, ma non solo, è sempre occasione di dibattito e scommesse. Prontissimo Amadeus, per nulla preoccupato della sua quinta prova da conduttore e direttore artistico, e che esclude (almeno a parole) la “sesta sinfonia”.

«La sesta conduzione? Sono lusingato dall’affetto del pubblico, ma 5 anni sono sufficienti per chiudere una bellissima festa. Credo che come tutte le cose a un certo punto debbano terminare». Così parla Amadeus, per nulla preoccupato alla vigilia del Festival (“Non ho avuto ancora tempo di preoccuparmi, sono sveglio dalle 5 di mattina, faccio mille cose, la sera crollo e quindi per il momento tutto tranquillo. L’idea è quella di godersela”), presentando alla stampa la 74.esima edizione di Sanremo. Kermesse che parte stasera su Rai1, in diretta dal mitico teatro Ariston, con Marco Mengoni a presentare i 30 big in gara e, al solito, si faranno le ore piccolissime…

Amadeus Sanremo 2024: “Io mi fermo qui”

«Sono innamorato del festival. Io e Fiorello eravamo inviati delle radio negli anni Novanta. Cosa vorrei che i miei successori portassero nelle edizioni successive? Vorrei portare le due cose che a me piacciono di più portare la musica attuale, che entrano nelle radio, nelle classifiche, perché sono quelle amate dal pubblico, e la spensieratezza e l’allegria», continua il direttore artistico della kermesse. «Ho ho avuto la fortuna di avere vicino a me Rosario, ma portare un po’ di leggerezza è fondamentale. Rompere gli schemi e far capire che è la manifestazione canora più importante in Italia ma anche una grande festa popolare, godiamocela con allegria» assicura Amadeus.

Il director ammette poi di aver cambiato il regolamento per far entrare in gara Geolier con “I p’ me, tu p’ te”. «Come mai è stata ammessa anche se è tutta in napoletano? Ho scritto il regolamento e me lo sono cambiato. Ho stabilito che quella canzone potesse entrare nei trenta», risponde semplicemente Amadeus alle domende della sala stampa.

Festival e politica

«I miei festival non sono politicamente schierati né a destra né a sinistra. L’ho sempre detto. In passato sono stato mandato a casa sia dalla destra che dalla sinistra. Quindi più libero non si può». È la risposta di Amadeus a chi gli chiede un commento su chi annuncia Sanremo 2024 come il festival di TeleMeloni. Anche in relazione alle polemiche che accompagnarono il festival del 2023.
«Posso smentire qualsiasi intervento dell’azienda. Ho incontrato Roberto Sergio appena è diventato amministratore delegato Rai e lui mi ha detto “puoi continuare liberamente a fare Sanremo, esattamente come hai fatto gli ultimi quattro festival”. Non ha mai fatto una telefonata per chiedermi chi ci sarà e chi no. Quindi assoluta libertà…».

Ospite da Fazio
Sul collegamento col programma di Fabio Fazio domenica sera, Amadeus spiega: «Ho ricevuto una telefonata da Fabio, ci conosciamo da tanti anni e lui m’ha detto mi piacerebbe se tu Rosario foste in trasmissione da me la domenica prima del festival come abbiamo fatto negli altri anni. Ovviamente, avendo un contratto di esclusiva con la Rai, devo chiedere una liberatoria. Ho chiamato direttamente Roberto Sergio che m’ha detto di andare tranquillamente».

L’irruzione di Fiorello

«Bello essere di nuovo qua. Già stamattina non era male, e andava molto bene. Ci aspettavamo tre-quattrocento persone, abbiamo detto sicuramente riusciamo a fare qualcosa così. Invece alle cinque meno venti c’era già gente». Fiorello irrompe a sorpresa in sala stampa per qualche commento sull’esordio sanremese del suo Glass davanti all’Ariston, alle 7 del mattino. «Ti sei appena svegliato?» chiede Ama.

«No. Mi devo riabituare a un nuovo fuso orario», ribatte Fiore. Lo showman si siede poi tra Amadeus e il sindaco di Sanremo, al suo ultimo mandato dopo 10 anni. «Hanno finito tutti e due e io sono in mezzo» scherza Rosario.