Mensa dei poveri, 4 anni e 2 mesi a Lara Comi

Una cinquantina di assoluzioni e 11 condanne,  la più pesante, all’eurodeputata di Fi, Lara Comi, 4 anni e 2 mesi. È la sentenza di primo grado del processo “Mensa dei Poveri”, arrivata nel pomeriggio.

Per la Comi la pena più alta

«Continuerò a difendermi, parlerò a tempo debito, non commento oltre». Sono le poche parole rilasciate ai cronisti da Comi, presente oggi in aula, dopo esser stata condannata alla pena che avevano chiesto per lei i pm Civardi e Bonardi. A suo carico erano contestati i reati di corruzione di incaricato di pubblico servizio (così riqualificato il reato di corruzione di pubblico ufficiale), truffa ai danni dell’Europarlamento in relazione ad un contratto per un suo collaboratore per il periodo 2016-2017 (per un’altra imputazione di truffa, invece, è stata assolta perché il fatto non costituisce reato) e false fatturazioni. Per Comi i giudici hanno anche disposto l’interdizione dai pubblici uffici e l’incapacità di trattare con la pubblica amministrazione per 5 anni e le hanno confiscato 28.700 euro. Condannato ad un anno e un mese l’ex deputato di Forza Italia, Diego Sottani.

Assolti Tatarella e Altisonante

Tra gli assolti, l’ex vice coordinatore lombardo di Forza Italia ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella e l’ex consigliere regionale lombardo Fabio Altitonante, perché il fatto non sussiste. Assoluzione anche per l’ex patron dei supermercati Tigros, Paolo Orrigoni, come la stessa società.