Milano
6:02 pm, 10 Luglio 23 calendario

Caso camici, Fontana prosciolto anche in appello

Di: Redazione Metronews
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La Corte di appello di Milano ha confermato i proscioglimenti già stabiliti dalla gup di Milano Chiara Valori nei confronti del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e gli altri quattro co-imputati accusati di frode in pubbliche forniture per il caso camici. Il 13 maggio 2022 in udienza preliminare la giudice Valori aveva disposto una sentenza di non luogo a procedere per il governatore lombardo, il cognato e patron di Dama Andrea Dini, l’ex dg di Aria Filippo Bongiovanni e la dirigente Carmen Schweigl e il vicario del segretario generale di Palazzo Lombardia, Pier Attilio Superti. Secondo l’ipotesi dei pm Furno-Filippini-Scalas, coordinati dall’allora aggiunto Maurizio Romanelli, Fontana avrebbe commesso un concorso in frode in pubbliche forniture per l’inadempimento dell’iniziale fornitura sanitaria di 75 mila camici per 513 mila euro al centro di un contratto del 16 aprile 2020, in piena prima ondata pandemica, tra Dama e la centrale acquisti regionale Aria.

Al centro dell’indagine l’affidamento da parte di Aria spa, di una fornitura, poi trasformata in donazione, da circa mezzo milione di euro di 75mila camici e altri dpi a Dama durante il primo periodo della pandemia. Quello che si contesta nel ricorso della procura – il pg ha insistito affinché i cinque imputati fossero mandati a processo – è il modo in cui è stato considerato il contratto tra la Regione e la società Dama, ossia come un accordo tra privati e non con la pubblica amministrazione. Le azioni contestate sono «funzionali alla tutela degli interessi personali del governatore Fontana e di quelli economici della Dama spa riferibile alla moglie e al cognato» e «hanno avuto l’esito di posporre l’interesse pubblico (alla completa e tempestiva esecuzione della fornitura) ad interessi privati convergenti degli imputati Fontana e Dini, con il concorso degli altri imputati, chiamati a dare esecuzione alle disposizioni del presidente della Regione Lombardia» secondo la pubblica accusa.
Di diverso avviso le difese che, in aula, hanno sempre difeso l’operato e la trasparenza dell’operazione. Oggi i giudici hanno confermato il proscioglimento come già fatto, in precedenza, dal gup Valori che nelle sue motivazioni aveva sottolineato come la trasformazione del contratto riguardo la consegna dei camici – in piena emergenza Covid – da fornitura a donazione «si è realizzata con una novazione contrattuale che è stata operata in chiaro, portata a conoscenza delle parti, non simulata ma espressamente dichiarata» e quindi non ci fu «inganno, ma un risparmio per Regione Lombardia».

Tre anni sulla graticola

«Fontana è stato per tre anni su una graticola per una vicenda che dal punto di vista della rilevanza penale non aveva nulla» ha detto l’avvocato Jacopo Pensa, co-difensore insieme a Federico Papa del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. «Sono molto contento, me lo aspettavo ma è sempre una grande gioia vedere che la propria linearità di comportamento sia stata riconosciuta. Non ho mai avuto dubbi su questo fatto, spero se ne accorgano tante persone» ha aggiunto il presidente della Regione, Attilio Fontana, «Sono contento e mi aspettavo questa conferma perchè ho sempre agito nell’interesse dei lombardi che ho l’onore di rappresentare».

 

 

10 Luglio 2023
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