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3:11 pm, 21 Settembre 23 calendario

Meloni all’Onu chiede “guerra globale” contro i trafficanti di uomini

Di: Redazione Metronews
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La premier Giorgia Meloni chiede alle Nazioni Unite di non “voltarsi dall’altra parte” sull’emergenza migranti e dichiarare “guerra globale e senza sconti ai trafficanti”. Intanto però in Europa l’Ungheria e la Polonia, politicamente alleati de hanno bocciato proprio ieri le proposte italiane ed europee relative al patto sull’immigrazione, come maliziosamente le ha fatto notare il leder di Italia Viva Matteo Renzi. Un difficile crinale quello su cui si è mossa la premier al debutto del primo discorso all’Assemblea Generale. Il momento più atteso della trasferta newyorkese il discorso attorno alle 20 ore locali, l’alba in Italia, in gran parte centrato sul tema migranti, in cui chiede che l’Onu faccia la sua parte, che l’Italia non venga lasciata sola a fronteggiare un’onda che non accenna a fermarsi. Alimentata, il suo ragionamento, anche dalla guerra in Ucraina, rispetto alla quale Meloni usa parole durissime ricordando che l’Italia ha scelto, senza tentennamenti, “da che parte stare”. Dietro l’aggressione della Russia -il ragionamento della presidente del Consiglio- c’è  “una scelta. Creare il caos e diffonderlo. E in quel caos, che produce decine di milioni di persone potenzialmente in cerca di condizioni di vita migliori, si infiltrano reti criminali che lucrano sulla disperazione per collezionare miliardi facili. Sono i trafficanti di esseri umani che organizzano la tratta dell’immigrazione illegale di massa. Illudono che affidandosi a loro chi vuole migrare troverà una vita migliore, si fanno pagare migliaia di dollari per viaggi verso l’Europa che vendono con le brochure come fossero normali agenzie di viaggio, ma su quelle brochure non scrivono che quei viaggi troppo spesso conducono alla morte, a una tomba sul fondo del mar Mediterraneo. Perché a loro non importa se la barca sia adatta o meno ad affrontare quel viaggio, l’importante per loro è solo il margine di guadagno”.

L’appello all’Onu: guerra globale

“Uno scempio” che occorre fermare: “combattere le organizzazioni criminali dovrebbe essere un obiettivo che ci unisce tutti, e che investe anche le Nazioni Unite”. “Sono convinta – dice Meloni l’Assemblea – che sia dovere di questa organizzazione rifiutare ogni ipocrisia su questo tema e dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani. E per farlo dobbiamo lavorare insieme a ogni livello, e l’Italia intende essere in prima fila su questo fronte“. Intanto Roma “dà l’esempio” con il Piano Mattei sull’Africa, lavorando alla stabilizzazione e alla cooperazione per offrire un’alternativa concreta alla migrazione di massa.  Del resto gran parte dell’attività diplomatica di Meloni nel Palazzo di Vetro è stata occupata da incontri bilaterali con i leader africani e con lo stesso segretario generale Antonio Guterres.

I rischi dell’intelligenza artificiale

Tra gli temi trattati quelli dei rischi connessi all’intelligenza artificiale, che meccanismi di governance globale capaci di assicurare che queste tecnologie rispettino barriere etiche, che l’evoluzione della tecnologia rimanga al servizio dell’uomo e non viceversa” e la necessità di una riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu con una distribuzione più equa dei seggi, lontana dall’assetto postbellico.

Polemiche per le assenze

Stratischi polemici per non aver partecipato, come da programma e da attese, al Consiglio di sicurezza, occasione storica data la compresenza di Lavrov e Zelensky: al suo posto interviene il ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani. Ne nasce un caso, anche perché la sera prima Meloni diserta il tradizionale ricevimento organizzato dal Presidente statunitense per l’Unga: cena con la figlia e lo staff al Ribalta, nota pizzeria italiana nel cuore di Manhattan. Al Consiglio di sicurezza, precisano dal suo staff, Meloni non interviene perché impegnata in una serie di bilaterali, il dossier migranti al centro degli incontri. Ma assiste all’intervento di Volodymyr Zelensky, poi si intrattiene con il presidente ucraino: i due camminano l’uno di fianco all’altro, la mano del leader della resistenza ucraina confidenzialmente posata sulla spalla di Meloni.

21 Settembre 2023
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