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7:40 pm, 20 Settembre 23 calendario

Zelensky all’Onu: “La pace è possibile solo se la Russia si ritira anche dalla Crimea”

Di: Redazione Metronews
Zelensky all'Onu
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Il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, ha ricordato davanti al Consiglio di Sicurezza Onu che la formula di pace ucraina prevede l’integrità territoriale del Paese e parla quindi di «ripulire il territorio dall’occupante». «Va fatto secondo il diritto internazionale», ha spiegato Zelensky, «e quindi col completo ritiro delle truppe russe, delle formazioni militari, compresa la Flotta del Mar Nero e il ritiro tutte le forze mercenarie e paramilitari da tutto il territorio dentro i confini riconosciuti internazionalmente», quindi anche la Crimea. «Penso che l’Onu possa fare di più» per la sicurezza e la pace nel mondo, ha detto ancora Zelensky: «Sono certo che la Carta Onu possa funzionare per la sicurezza globale ma la discussione sulla riforma delle Nazioni Unite deve essere subito trasformata in un processo», ha aggiunto, «non non si tratta solo della rappresentanza al Consiglio di Sicurezza ma anche dell’uso del potere di veto». «Il potere di veto» nel Consiglio di Sicurezza Onu», posseduto da pochi paesi e male usato dalla Russia ha bloccato l’Onu», ha sottolineato il presidente dell’Ucraina ricordando che la sua nazione «difende coraggiosamente la propria indipendenza e ha bisogno di aiuto e deve affidarsi al proprio esercito, e deve considerare il proprio esercito la propria linea di difesa, non la carta Onu».

Zelensky all’Onu contro il potere di veto

Immediata la replica del rappresentante permanente della Russia all’Onu, Vasily Nebenzia, che ha definito uno «show» la riunione in corso del Consiglio di Sicurezza in cui è intervenuto il presidente ucraino Zelensky. «L’ordine di lavoro dell’organizzazione viene violato per compiacere una delegazione», ha denunciato il diplomatico nel suo intervento. «Si cerca di trasformare il Consiglio di Sicurezza Onu nel palcoscenico per lo show di stand-up di un attore», ha denunciato riferendosi al passato da comico di Zelensky. «È ovvio che la riunione di oggi non è altro che uno show», ha concluso, «non siamo contrari alla partecipazione del presidente ucraino ma ciò deve avvenire secondo le regole». Zelensky ha lasciato la sala del Consiglio di Sicurezza dell’Onu subito dopo il suo intervento e non era presente durante le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo. «I rischi di un conflitto globale stanno crescendo», ha scandito Serghei Lavrov, precisando che la Russia non rifiuta il negoziato «ma è il presidente ucraino Zelensky che ha firmato un decreto per vietare il dialogo con il presidente Putin. Se gli Stati Uniti volessero, potrebbero ordinare a Zelensky di ritirare quel decreto», ha concluso.

L’appello per i bambini rapiti

La first lady ucraina, Olena Zelenska, chiede ai leader mondiali ad aiutare Kiev a riportare i bambini ucraini portati con la forza in Russia, dove «vengono indottrinati e privati della loro identità nazionale». Intervenendo a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Zelenska ha affermato che più di 19.000 bambini ucraini sono stati trasferiti con la forza o deportati in Russia o nei territori occupati. Finora ne sono stati riportati indietro solo 386. In Russia «è stato detto loro che i loro genitori non hanno bisogno di loro, che il loro Paese non ha bisogno di loro, che nessuno li sta aspettando», ha detto Zelenska. «Ai bambini rapiti è stato detto che non sono più bambini ucraini, ma bambini russi».

20 Settembre 2023
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