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5:04 pm, 14 Luglio 23 calendario

Bankitalia conferma il Pil a +1,3%. I consumi tornano a crescere

Di: Redazione Metronews
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La crescita del Pil dovrebbe «rallentare» nel corso del triennio 2023-2025 attestandosi all’1,3% quest’anno, allo 0,9% nel 2024 e all’1% nel 2025. Sono le stime contenute nelle Proiezioni macroeconomiche per l’economia italiana di Bankitalia, che aggiornano quelle predisposte il 16 giugno.

Le proiezioni di Bankitalia

Bankitalia ha confermato la stima di crescita per l’anno in corso e rivisto al ribasso quelle per i due anni successivi rispetto all’1% nel 2024 e all’1,1% nel 2025 indicato il mese scorso. Secondo l’istituto, nei prossimi trimestri la ripresa risentirebbe dell’irrigidimento delle condizioni di finanziamento e della debolezza del commercio internazionale. Gli investimenti rallenterebbero, solo in parte sostenuti dall’attuazione dei progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza».

“Nel secondo trimestre la crescita del prodotto si è sostanzialmente arrestata” a causa della diminuzione della produzione manifatturiera e delle attività nel settore delle costruzioni.  ”L’attività è stata sostenuta dai servizi (soprattutto quelli turistico ricreativi)” spiega palazzo Koch. Mentre la produzione manifatturiera “è diminuita, frenata in particolare dall’indebolimento del ciclo industriale globale”.

Inflazione in calo

Prosegue il calo dell’inflazione che dovrebbe rallentare al 6% nella media di quest’anno e scendere al 2,3% nel 2024 e al 2% nel 2025, «riflettendo gli effetti diretti e indiretti del calo dei prezzi delle materie prime energetiche». Secondo le nuove proiezioni, l’inflazione di fondo, attesa al 4,5% nella media dell’anno in corso, raggiungerebbe il 2% alla fine del triennio di previsione.

I consumi tornano a crescere

I consumi delle famiglie “sono tornati a crescere nei primi mesi dell’anno in corso, sospinti dall’aumento dell’occupazione”. Nelle stime contenute nel bollettino economico Bankitalia scrive che nel secondo trimestre gli indicatori congiunturali “segnalano un’ulteriore espansione della spesa, guidata in particolare dalle voci connesse con il turismo. Dopo essere scesi nello scorcio del 2022, i consumi delle famiglie sono tornati a espandersi nel primo trimestre di quest’anno (0,5% rispetto al periodo precedente), grazie al miglioramento della fiducia e al buon andamento del mercato del lavoro”. Insieme agli interventi espansivi sul sistema di imposte e trasferimenti, secondo Palazzo Koch “ha determinato un aumento del reddito disponibile delle famiglie. Ne è conseguita, anche in seguito alla minore erosione dovuta all’inflazione, una stabilizzazione del potere d’acquisto delle famiglie (misurato dal reddito disponibile reale) dopo i cali registrati nella seconda parte dello scorso anno”.

La propensione al risparmio, che aveva continuato a scendere dall’inizio del 2021, quando aveva raggiunto livelli particolarmente elevati, “è tornata a salire, collocandosi sui valori della fine del 2019 (7,6%)”.

 

14 Luglio 2023
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