BASKET
10:21 pm, 23 Giugno 23 calendario
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Terza stella per l’Olimpia: Virtus battuta 67-55 alla “bella”

Di: Redazione Metronews
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L’Olimpia Milano batte la Virtus Bologna 67-55 al Forum di Assago e conquista la sua terza stella: scudetto numero 30, e sesto personale per Ettore Messina (Lapresse). Finisce così una grandissima lotta per lo scudetto, arrivata a gara 7 dopo un 3-3 nella serie che rifletteva una perfetta parità, oltre che una perfetta tenuta del “fattore campo”. Per l’Armani è il secondo scudetto di fila. Nel 2021 aveva vinto Bologna con un cappotto, 4-0, l’anno scorso era stata resa la pariglia (4-2). Quest’anno per le Scarpette Rosse è stata più lunga e dura. Grandissimo Datome: 16 punti e Mvp.

L’Olimpia parte a razzo

Ettore Messina sceglie, per il quintetto iniziale, Napier, Shields, Melli, Datome e Voigtmann; Scariolo punta su Hackett, Belinelli, Cordinier, Shengelia e Mickey. Dopo un inizio contratto delle due squadre, quasi sopraffatte dal boato del Forum strapieno, è Milano a correre in avanti, spinta dalla mano caldissima di Datome. Debole in difesa Bologna, imprecisa in attacco. Col passare dei minuti, è incubo: il primo quarto finirebbe con le Scarpette Rosse avanti 21-6, che però diventa 21-9 grazie a una bomba di Teodosic che rende appena la pillola meno amara. Datome? 10 punti e top scorer dei suoi. Melli, con due falli alla partenza, esce quasi subito.

La Virtus si rianima nel 2° quarto

Il secondo quarto ricomincia da dove era finito il primo: con gli uomini di Scariolo in confusione mentale. La Virtus prova ad aggiustare la difesa, e, passo dopo passo, riesce quasi a raddrizzare la baracca: il quarto finisce 38-29 per Milano (il che significa 20-17 per Bologna nel parziale). Merito di una doppia tripla di Shengelia, il migliore dei suoi, ossigeno puro. Sempre più monumentale Datome, che sale a quota 13 punti. Ancora in ombra Teodosic, dopo il buio pesto recente. Belinelli a secco, ad ogni modo.

L’Armani riallunga

Dopo l’intervallo la Virtus prosegue la sua marcia di avvicinamento: Armani bloccata, ci vuole il primo canestro di Melli per segnare il 40-31 e riportare un po’ di margine per i suoi. L’equilibrio continua, anche negli errori: percentuali basse per tutti (54% da 2 e 19% da 3 per l’Olimpia, 53 e pure 19 per la Virtus). Mentre Belinelli continua a non battere chiodo. Da una tripla di Shields arriva il +14: 45-31.  Da una tripla di Ricci allo scadera torna il +14 che si era assottigliato: 48-34.

Ultimo quarto, Milano imprendibile: è terza stella

Il 4° quarto inizia con una notizia: la prima palla recuperata e coronata da successo delle V Nere: merito di Shengelia, che intercetta il pallone e lo serve a Cordinier in contropiede. Schiacciata e 48-36. Mobilissimo e velenoso Paiola. Poi si sveglia Napier dal suo letargo: e l’Olimpia va sul 53-39. Datome stoppa Belinelli, che resta inchiodato allo 0/7. Si sveglia Teodosic (tripla), che riporta la Virtus a -11: 53-42. Un’altra tripla di Teodicis e si va sul 55-47. Ma Baron riequilibra subito. Poi, sei punti di fila di Datome: un 61-47 che comincia a sapere di scudetto. Un sapore più forte dopo la tripla di Baron: 64-49, e mancano poco più di 2’. Finisce 67-55. Terza stella.

23 Giugno 2023
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