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9:42 pm, 29 Marzo 23 calendario

Calenda: “Partito unico il 10 giugno”. Marcucci (Pd): “Mi interessa”. Cosa dicono i sondaggisti

Di: Redazione Metronews
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«Il partito unico lo abbiamo già deliberato. Nasce il 10 giugno. Io e Renzi non ci amiamo? Non è così. Renzi ha fatto quello che aveva promesso, ha fatto un passo indietr». Lo ha detto il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, a Cinque minuti in onda stasera su Rai 1.

Calenda, il partito unico e la minoranza Pd

La minoranza del Pd? «Non li sto andando a cercare: credo ci sia un pezzo di elettorato Pd che quella linea, che è sovrapponibile a quella di M5S, non la condivide. La linea è praticamente identica. Non c’è un argomento sul quale non sono in sintonia, tranne l’Ucraina perchè quella è la linea di Letta. Elly Schlein è contro i termovalorizzatori, contro i rigassificatori, ha delle posizioni molto ideologiche, lontane dalle mie, però ieri le ho detto il salario minimo, che è un problema, facciamolo”.

“In politica i litigi non esistono. Prima uno litiga ma poi fa gli accordi. Noi, Iv e +Europa siamo tutti iscritti a Renew Europe, cioè a un’area liberaldemocratica. E’ giusto che per le europee si stia tuti insieme, anche per chiarezza”.

Renzi: “Disimpegno? Sarò più impegnato di prima…”

“Molti mi scrivono preoccupati: ma è vero che ti stai disimpegnando? Risposta: sono e soprattutto sarò più impegnato di prima per una battaglia culturale, educativa e politica. Domanda: e allora come facciamo a rendere più forte il progetto Terzo Polo? Risposta: intanto iscrivetevi a Italia Viva. Il 10 giugno in Assemblea Nazionale discuteremo di tutto”. Così Matteo Renzi nella enews.

Marcucci (Pd): “Unificazione Italia Viva e Azione mi interessa”

“Una minoranza esclusa di fatto dalla presidenza dei gruppi, e presto lo capiremo, anche con incarichi di segreteria, definiamoli così, abbastanza leggeri. Non era mai successo prima, per dire sia Renzi che Zingaretti confermarono capigruppo più in equilibrio con le anime del Partito, pur in presenza di percentuali di vittoria alle primarie ben più eclatanti”. Così l’ex capogruppo Pd Andrea Marcucci in un’intervista a Qn, parlando del Pd. “Elly Schlein  vuole costruire un partito più marcatamente di sinistra, mentre il Pd è nato di centrosinistra. Per dirla con una battuta, io ricordo l’entusiasmo di Valerio Zanone quando vi aderì, oggi il modello che si vuole assumere è quello di Jean-Luc Mélenchon. C’è una certa differenza”.

Quanto al partito unico del Terzo Polo, Marcucci dice: “C’è una data annunciata dai leader di Italia Viva ed Azione: entro pochi mesi la nascita di un soggetto unitario dei liberali e dei popolari. E l’intenzione dichiarata di farlo con un percorso aperto e partecipato. Credo che sia un un fatto positivo per tutti. Confermo che il processo di unificazione mi interessa”.

I sondaggisti

“Calenda ha messo un piede sull’acceleratore perché pensa che con Schlein ci possano essere dei fuoriusciti dal Pd che si potrebbero riferire ad un nuovo soggetto politico di area progressista, come si definisce il leader di Azione. Calenda adotta una strategia di marketing positiva, di restyling: una cosa è infatti che i possibili insoddisfatti del Pd vadano in Az-Iv, un’altra che entrino come costituenti in questo nuovo soggetto politico. Ecco perché il 10 giugno”. Così il sondaggista Antonio Noto che spiega: “E’ il poter essere costituenti che potrebbe motivare ancora di più gli insoddisfatti del Pd a fuoriuscire e posizionarsi con Renzi e Calenda”. Secondo Noto, “il progetto ha un senso ed è chiaro che il leader di Azione si giochi questa fiche. Ma in primo luogo noi non sappiamo se poi l’elettorato di quei rappresentanti eletti, che ora non sono in sintonia con Schlein, effettivamente lascerà il Pd. Ed in secondo luogo ignoriamo se e di quanto il Partito democratico di Schlein si sposterà a sinistra. Se infatti resterà in una situazione ondivaga, dubito che ci siano parecchie uscite dal Partito democratico”. Auspicio del Terzo Polo è chiaramente che il Pd diventi un partito di sinistra, tanto più che “lo spazio al centro adesso è chiuso, se supera il 10% è già un risultato importante. Potrebbe crescere solo con uno spostamento radicale a sinistra del Pd, trattandosi di un centro più vicino alla sinistra che alla destra”.

Quanto e quale è lo spazio politico di questo nuovo centro? “Non grande in questo momento perché l’esistenza di due leader giovani, come Meloni e Schlein, tende a polarizzare l’elettorato da una parte o dall’altra. Nell’immediato delle elezioni europee è quindi difficile prevedere un successo; per le politiche invece abbiamo tempo e molto dipenderà dalle alleanze, anche se la presenza di Schlein nel Pd senz’altro comporterà una fuoriuscita”. Così il sondaggista Renato Mannheimer che rispondendo sul tentativo di Letizia Moratti, dopo l’esperienza in Lombardia, di approcciarsi per conquistare l’area elettorale del centro, afferma: “Moratti insegna che il mercato c’è e che in certe situazioni è difficile sfruttarlo. So che ambisce ad avere un effetto a livello nazionale, vedremo quanto ci riuscirà”.

29 Marzo 2023 ( modificato il 30 Marzo 2023 | 15:34 )
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