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2:32 pm, 30 Maggio 23 calendario

Calenda: “Il Pd? Campo largo non serve, e basta inseguire M5S: è incompatibile”

Di: Redazione Metronews
Calenda
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“L’opposizione è oggettivamente disunita e debole (noi compresi). Le proposte sono agli antipodi (Azione-M5S), diverse (Azione-Pd) o assenti”. Così Carlo Calenda in un post sui social.

Calenda, il Pd e il M5S

Scrive il leader di Azione: “Ci sono due strade per cambiare questo stato di cose: 1) tutti contro la destra a prescindere senza alcuna coerenza di valori e politiche; 2) cercare di recuperare la fiducia degli elettori con proposte e presenza sul territorio. Noi cercheremo di seguire questa strada”. “I modelli Brescia e Vicenza possono essere ripetuti se il Pd riuscirà ad uscire dal guado riformismo – massimalismo, smettendo di inseguire Conte e se i partiti libdem, dopo aver fallito la prova del partito unico, riusciranno a collaborare rispettandosi. Ci sono terreni sui quali si può iniziare a lavorare: 1) Retribuzione minima contrattuale; 2) Sanità; 3) Pnrr. La prossima tornata sono le europee con sistema proporzionale. Campi larghi e altre formule non servono. Servono invece proposte di merito condivise e argomenti sentiti dalla maggioranza dei cittadini”.

«La questione nazionale è molto più complessa e grande. Il tema è che il M5S è incompatibile, e piano piano lo stanno vedendo anche nel Pd, con qualsiasi forma di proposta di governo. I voti si spostano non sono dei pacchetti che i partiti si portano dietro, i voti si riprendono. Giorgia Meloni non ha sempre avuto il 30%”.

Le lune di miele

«La destra è sugli scudi, vince perchè ha sempre funzionato così in Italia. Ci sono le lune di miele, lo è stato con il M5S, con il Pd, ora con la Meloni. Questo è un film che conosciamo non stiamo vedendo una cosa nuova. Quando ci sono le alleanze riformiste, i sindaci riformisti, quando non c’è il M5S, c’è il civismo, e ci siamo noi, si riesce anche a vincere. Questo è successo a Vicenza e a Brescia dove noi abbiamo preso il 7%. Non è successo ad Ancona nonostante la candidata fosse molto in gamba – ha detto Calenda,  ospite di Radio Anch’io su Rai Radio 1 – A Catania noi non ci siamo presentati. Abbiamo messo due persone nella lista del sindaco vincitore di centrodestra che è una persona che viene da un’esperienza di società civile. Dall’altro lato c’era la linea del M5S più accanito, anti-termovalorizzatori, e anti-infrastrutture e quindi non c’era alternativa. Perchè poi alla fine le città le devi governare e se ti metti insieme al M5S che non vuole fare investimenti e non vuole fare nulla non le governi e fai un disastro“.

“Quando c’è una coalizione riformista con un sindaco civico e con un’impronta molto riformista si possono contendere le città, perchè c’è un’idea di governabilità”. E poi: “Credo che la Moratti abbia in mente di fare una lista nel Partito popolare europeo. Noi siamo saldamente in Renew e lavoreremo con Renew, che è il gruppo liberale, chiamiamolo di Macron, per semplicità degli elettori”.

30 Maggio 2023
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