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11:54 am, 14 Aprile 23 calendario

Renzi: “Nessun motivo politico per rottura”. Calenda: “Lui sembra quello che ti vende Fontana di Trevi…”

Di: Redazione Metronews
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«Siamo molto dispiaciuti, è stato un errore ma non è la fine del mondo, si riparte e cercheremo di lavorare insieme senza rilanciare sulle polemiche. Ho visto polemiche su di me da chi alla Leopolda è politicamente cresciuto e voleva rinviare la Leopolda. Perchè bisogna dire di no a uno spazio bello?». Lo dice il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a Radio Leopolda.

Renzi: “Niente da rimproverarci”

«Sui soldi noi abbiamo dato la disponibilità a fare 50 e 50, come abbiamo fatto sui manifesti di Calenda in Friuli. Italia Viva anche in quella campagna ha messo decine di migliaia di euro per promuovere il volto di Calenda. Abbiamo anche dato la disponibilità a sciogliere IV il 30 ottobre. Le proposte di Azione e quelle di IV dimostrano che non c’era nessun motivo per rompere», ha aggiunto.

«E’ andata come è andata, non abbiamo niente da rimproverarci, noi abbiamo fatto di tutto per non far saltare il giochino, ma oggi ci sentiamo dire che il partito unico è morto senza avere nemmeno il buon gusto di fare una riunione».

«L’amarezza dei militanti è anche la mia: se ci fosse stato un motivo politico per rompere ce ne saremmo fatti una ragione. Con Azione abbiamo avuto due line diverse sul Conte 2. Ma io non voglio più fare polemiche, ieri ho fatto solo un tweet, ho dimostrato in questi mesi di dare la massima disponibilità. Io di più non potevo fare, non c’è una motivazione politica per questa rottura».  «Direi che è inutile adesso rinfacciarsi le responsabilità, parliamo di futuro. Calenda non vuol fare il partito unico, è un errore e una scelta unilaterale», ha aggiunto Renzi.

Boschi: “Se le condizioni sono prendere o lasciare…”

«Questa rottura dispiace perchè ci abbiamo creduto fino alla fine. Renzi con molta generosità ha fatto il passo indietro richiesto da Calenda, abbiamo messo in discussione anche l’esistenza stessa di IV accettando di scioglierla a ottobre dopo un congresso vero, con regole che consentano una partecipazione autentica sui territori e per l’elezione del segretario. Calenda secondo me si è spaventato all’idea che non fosse incoronato leader per acclamazione e ha cambiato idea. Ma se ci ha ripensato poteva dirlo senza cercare scuse. Ci ha chiesto di non fare più la Leopolda, ma non ha senso rinunciare a un laboratorio politico aperto e plurale. E’ difficile stare in un partito se le condizioni sono prendere o lasciare» Così Maria Elena Boschi ad Agorà.

Carlo Calenda

Calenda: “Io ce l’ho messa davvero tutta”

“Noi avevamo preso un impegno” dopo le politiche “di fare un partito insieme ma arrivati al dunque, Renzi ha detto no. Mi dispiace e mi scuso anche con gli elettori. Io ce l’ho messa davvero tutta”. Così Carlo Calenda a Oggi è un altro giorno su Rai Uno. “Penso che in Italia Viva spiaccia molti, come spiace a me”.

I gruppi resteranno insieme? “Certo sono stati votati così ed è giusto che restino così”. Renzi? “Sembra quello che ti vende la fontana di Trevi…”.  Le prossime elezioni? “Alle elezioni europee ci saranno due partiti che andranno separati perché è stato fatto saltare un progetto”.

Nuovi ingressi in Azione

Nuovi ingressi intanto in Azione. Hanno aderito oggi al partito guidato da Carlo Calenda l’eurodeputato Giosi Ferrandino, Luigi Cucca, già senatore di Italia Viva, e Venanzio Carpentieri, già segretario del Pd di Napoli. «Dò il mio personale benvenuto a Giosi, Luigi e Venanzio, certo che porteranno un grande contributo di idee e di esperienza a tutta la comunità politica di Azione», ha detto Calenda.

14 Aprile 2023
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