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1:49 pm, 12 Marzo 23 calendario

Schlein proclamata segretaria Pd: “Insieme per una nuova primavera”

Di: Lorenzo Grassi
Schlein proclamata
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Elly Schlein proclamata nuova segretaria dall’assemblea del Partito Democratico, dopo i risultati delle elezioni primarie. L’annuncio è stato accolto con una standing ovation da parte della platea del centro congressi La Nuvola. La stessa Schlein  ha poi proposto di votare il suo ex sfidante Stefano Bonaccini come presidente del partito. Vicepresidenti saranno Chiara Gribaudo e Loredana Capone, mentre Michele Fina sarà il nuovo tesoriere. «Sarò la segretaria di tutti e di tutte – ha esordito Schlein – anche di chi non mi ha votata. È ora di smettere le magliette del congresso e indossare tutti e tutte le magliette del Pd. Io da sola non basto. Non ho mai creduto nella logica dell’uomo solo al comando, nè in quella di una donna sola al comando – ha proseguito – adesso che ce n’è una a Palazzo Chigi, poi, non ho l’ambizione di un vuoto nuovismo, che non mi è mai appartenuto. Serve la forza della comunità. Sono sicura che insieme torneremo a vincere».

Schlein: “Opposizione dura e rigorosa”

«Faremo una opposizione dura e rigorosa, ma accanto a ogni critica feroce ci sarà una proposta alternativa – ha sottolineato Elly Schleindi fronte a questa destra sarebbe un errore non trovare terreni per battaglie comuni. Tutte le forze di opposizione possono lavorare insieme». A partire dalla «difesa della Costituzione» e dal contrasto «alla violenza squadrista, nemmeno su questo abbiamo sentito parole di condanna da Meloni e dal suo governo». E la nuova segretaria ha richiamato subito tre temi: migranti, lavoro e autonomia differenziata. «Abbiamo toccato con mano l’inumanità delle scelte di chi governa il Paese. Siamo stati i primi a chiedere una informativa urgente a Piantedosi e non abbiamo ancora ricevuto risposte. Nessuno ha ritenuto di rispondere, hanno fatto un consiglio dei ministri a Cutro chiusi dentro, senza nemmeno rendere omaggio alle vittime e ai loro famigliari, come invece ha fatto il presidente Mattarella a cui vanno i nostri ringraziamenti per essere stato ancora una volta guida del Paese».

“Restituiamo dignità al lavoro”

Quanto al lavoro, sotto una certa soglia «non si può chiamare lavoro, perchè è sfruttamento. Sul salario minimo ho sentito parole importanti dal terzo Polo come dal M5S. Portiamola avanti insieme – ha proseguito la neo segretaria del Pd – serve una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata, accanto a questo il salario minimo. Ci siamo confrontati con il segretario della Cgil Landini e sulla sicurezza sul lavoro va fatto un grande lavoro di prevenzione. Incontrerò gli altri sindacati. Il tema della partecipazione è importante, anche sui luoghi di lavoro, non solo in politica. Dobbiamo scrivere le nuove tutele sul lavoro digitale, non è possibile che ci siano categorie che escono di casa per andare a lavorare senza assicurazione e senza tutele per la malattia. Il reddito di cittadinanza ha impedito a milioni di persone di scivolare verso la povertà e non capiamo perchè questo governo si stia accanendo contro i poveri». Infine «ci opporremo con grande forza al disegno di Calderoli sull’Autonomia differenziata. Perchè non c’è riscatto dell’Italia se non c’è il riscatto del Sud» e «dobbiamo essere insieme per contrastare il presidenzialismo voluto dalla destra».

“Fermare il consumo di suolo”

«Pieni diritti ai figli e alle figlie delle famiglie omogenitoriali, anzichè prendersela con Peppa Pig», ha ribadito Schlein in tema di diritti. E poi la svolta green: «Non abbiamo più tempo. Ha ragione la mobilitazione di chi chiede nelle piazze di agire con urgenza contro l’emergenza climatica. Dobbiamo essere in prima linea per una legge contro il consumo di suolo, abbiamo cementificato troppo. Serve un grande piano industriale verde, investire nella trasformazione ecologica». Quanto alla guerra in corso, «dobbiamo continuare a sostenere in modo pieno il popolo ucraino che ha diritto di difendersi – ha messo in chiaro la segretaria Pd – continuare a sostenerlo e, accanto a questo, dobbiamo chiedere un protagonismo più forte dell’Unione Europea per creare le condizioni perchè finisca questa terribile guerra. La pace non è una parolaccia, ma deve essere una pace giusta: non si può essere equidistanti tra chi aggredisce e chi è aggredito».

“Al fianco di chi fatica”

Schlein ha ringraziato «in modo caloroso Enrico Letta, grazie al quale è stato avviato un lavoro di rinnovamento. E ancora prima chi prima di lui, con piazza grande e tante aperture, è iniziato questo lavoro di rinnovamento che porteremo avanti insieme. Ringrazio tutta la segreteria uscente e il gruppo dirigente uscente, compresa l’assemblea che è stata rinnovata. Un ringraziamento speciale voglio farlo a Stefano Bonaccini. E con lui voglio ringraziare Gianni Cuperlo e Paola De Micheli». «Apriamo insieme una fase di collaborazione. Proseguiremo insieme il lavoro di rinnovamento e apertura» iniziato da Letta e Zingaretti. «Inizia una nuova primavera, continueremo a piantare semi – ha scandito Elly Schlein – questo congresso è servito a scegliere chi vogliamo rappresentare: vogliamo essere al fianco di quell’Italia che fatica, saremo con loro, perchè possano alzare la testa e darsi strumenti di riscatto e giustizia sociale. Il dato di partecipazione alle primarie ci conforta ma non deve bastarci, dobbiamo tornare nei luoghi in cui facciamo più fatica a stare, dove le persone lavorano. Una cosa ho imparato in questi anni di impegno. Rimbocchiamoci le maniche e proviamo a essere il cambiamento che vogliamo attorno a noi».

“Basta capi bastone e cacicchi”

Quanto alla vita interna del Pd «sono state settimane intense, a partire dai lutti che hanno colpito la nostra comunità. Mando il mio saluto alle famiglie di Nucera e Gandolfi. Mi ha molto colpito la cerimonia con cui venerdì abbiamo dato l’ultimo saluto a Bruno Astorre, il nostro senatore. Nel campo di calcio di Colonna, il suo paese, c’era il modo in cui dobbiamo essere vicini, prossimi e terragni. La forza della comunità è quella cosa lì». Per questo «nelle prossime settimane intendo rimettermi in cammino per ascoltare i territori», mentre «in una settimana sono state sottoscritte più di diecimila tessere». Ma «anche dentro di noi abbiamo mali da estirpare, non vogliamo più vedere stranezze e cose irregolari sui tesseramenti, non vogliamo più vedere capi bastone e cacicchi vari. Su questo non sono disposta a cedere di un millimetro».

12 Marzo 2023 ( modificato il 13 Marzo 2023 | 9:26 )
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