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12:34 am, 21 Settembre 23 calendario

Continua l’uscita dal Pd di Elly Schlein. Renzi punge: “Io entusiasta. Fuga? Sì, ma verso Italia Viva…”

Di: Redazione Metronews
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“Ho deciso di lasciare il Pd e di aderire a Italia Viva”. Lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi, ex vicepresidente del Senato.

Anche Di Giorgi lascia il Pd di Schlein

“Una scelta sofferta, ma convinta, che nasce da riflessioni che ho maturato da tempo e che le ultime vicende fiorentine non hanno fatto che rafforzare ulteriormente. Esco da un partito dove vedo affermarsi giorno dopo giorno la tendenza a superare l’esperienza del Pd, di cui sono stata fondatrice, per tornare al passato Ds. Un partito in cui si fatica ad affrontare il confronto con il centro dell’asse politico a favore di uno spostamento a sinistra e verso il M5S. Dalle questioni di natura sociale ed etica, dall’utero in affitto, alla liberalizzazione delle droghe leggere fino ai temi del fine vita e alle questioni legate al modello di sviluppo che vogliamo», continua Di Giorgi. «Sono troppe e troppo profonde oramai le distanze che separano il mio modo di pensare dalla linea politica portata avanti dall’attuale gruppo dirigente nazionale. Da qui il senso di estraneità e la sensazione, che condivido con molti cattolici democratici, di essere ospiti non più molto graditi. Oggi è arrivato dunque il momento per me di uscire dal Pd”.

Via dal Pd anche Anita Pili dalla Sardegna

Anche Anita Pili, assessora nella giunta regionale della Sardegna, passa a Italia Viva. «Avevo aderito al Pd quando era governato da Matteo Renzi per le idee e i principi che era in grado di trasmettere. Cioè, poter fare politica con chi ha voglia e si cimenta e lavora nel territorio per costruire politiche che restituiscano opportunità ai territori e rispondano ai loro bisogni», afferma Pili in una nota. «Vedo – aggiunge – che Italia Viva va nella giusta direzione: il pieno coinvolgimento dei territori e degli amministratori locali, che sono la vera voce delle comunità».

Matteo Renzi

Renzi: “Fuga sì, ma verso Italia Viva”

Io sono entusiasta perché non c’è nessuna fuga da Italia Viva ma una fuga verso Italia viva”. Così Matteo Renzi ad una conferenza stampa alla Stampa estera presentando alcuni ingressi in Italia Viva: Isabella De Monte, Anita Pili e Arianna Viscogliosi.

«Abbiamo preso più soldi della Lega e di Forza Italia. Nel 2022 Azione e Italia Viva si divisero 50% a testo il numero delle dichiarazioni di redditi. Fatto cento il numero di dichiarazioni lo stesso anno, finì 50 e 50. Adesso siamo a 36 Azione e 64 Italia Viva». «Credo che Carlo Calenda rompendo il Terzo Polo abbia commesso un errore. Da parte nostra non avete sentito mai una polemica nei confronti delle persone. A chi se ne va dico ti auguro tanta felicità. Se poi mi vieni a dire dell’elezione diretta del premier, io sono in linea con il programma del Terzo Polo. Se altri invece di inseguire il Terzo Polo vogliono inseguire Conte e Schlein, faccia pure».

«Italia Viva cresce e si rafforza. Gli ingressi che vi abbiamo presentato sono una continuità con i mesi precedenti, quando è arrivato Enrico Borghi, ora nostro capogruppo al senato, la deputata Naike Gruppioni e la consigliera regionale dell’Emilia Romagna Giulia Pigoni da Azione». Lo dice in conferenza alla sala della Stampa Estera, Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva. «Oggi abbiamo avuto altri ingressi importanti: la deputata Isabella De Monte che ha lasciato Azione per Italia Viva, l’assessora sarda Anita Pili, la consigliera comunale di Genova Arianna Viscogliosi. Un importante ritorno, quello di Maurizio Sguanci, consigliere della regione Toscana, che aveva lasciato Italia Viva per Forza Italia un mese fa e che oggi è rientrato, Rosa Maria De Giorgi, dal Pd di Schlein e tanti altri amministratori dai territori che ci aiuteranno nella costruzione del centro riformista», aggiunge.

Marcucci ai riformisti Pd: “Venite da noi”

“Io, Enrico Borghi, Giuseppe Fioroni, oggi Rosa Maria Di Giorgi e tanti altri, abbiamo capito per tempo che nel Pd di Elly Schlein non ci sarebbe più stato spazio per i riformisti”, ha detto il presidente di Libdem Europei Andrea Marcucci, già parlamentare Pd. “Non sono contento di aver avuto ragione – continua- ma la realtà di oggi è sotto gli occhi di tutti: il Lingotto, la vocazione maggioritaria, la passione per le riforme del periodo di Renzi, il jobs act, gli impegni internazionali con la Nato, non sono solo acqua passata, ma sono provvedimenti da abiurare. Ai tanti amici che sono rimasti nel Pd, dico, venite nei Liberali democratici, per costruire insieme la casa dei riformisti”.

21 Settembre 2023
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