Sofia Goggia inforca, la libera va a Jasmine Flury

Giornata delle sorprese sulle Alpi francesi. A Méribel, nell’attesa discesa libera dei Campionati mondiali di sci alpino la favorita Sofia Goggia sbaglia, spigola con gli sci, inforca una porta e viene squalificata, e la svizzera Jasmine Flury (foto in alto, Lapresse) incredibilmente lascia tutti a bocca aperta conquistando la medaglia d’oro.

La Goggia inforca, la Flury vince a sorpresa

Flury sulla pista “Roc de Fer” della località francese è stata la più precisa nel tracciare la linea ideale e a tagliare il traguardo in 1’28″03. Argento all’austriaca Nina Ortlieb giunta a soli 4 centesimi, bronzo alla campionessa uscente, l’elvetica Corinne Suter che completa la collezione di medaglie iridate in discesa dopo l’argento del 2019.

Ma le azzurre nel giorno delle esequie di Elena Fanchini

Flury, 29 anni, di Davos, prima di oggi aveva ottenuto solo due podi in Coppa del mondo tra essi il successo nel supergigante di Sankt Moritz del 9 dicembre 2017. Nella mattinata segnata dalle esequie della loro ex compagna di squadra, Elena Fanchini, scomparsa a soli 37 anni a seguito di un tumore, le azzurre non hanno brillato. Oltre alla delusione della Goggia, che ora tornerà a concentrarsi per il finale di Coppa del mondo, la miglior italiana al traguardo è Elena Curtoni, tredicesima a 1″06 dalla Flury. Quattordicesima Laura Pirovano a 1″06, diciottesima Nicole Delago a 1″41.

Storia del medagliere italiano

Il medagliere italiano nella discesa libera iridata femminile resta quindi fermo all’argento di Nadia Fanchini a Schladming 2013. Per l’Italia l’unica medaglia d’oro ai Mondiali resta quella del 4 febbraio del 1932, ben 91 anni fa, della pioniera Paula Wiesinger a Cortina d’Ampezzo. Seguirono il bronzo in ambito olimpico ma valido per i Mondiali, di Giuliana Minuzzo a Oslo 1952, il bronzo di Carla Marchelli a Bad Gastein 1958, l’argento di Pia Riva a Chamonix 1962, e l’argento della compianta Elena Fanchini a Bormio 2005.