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6:32 pm, 19 Gennaio 23 calendario

Sprofonda la miniera di uranio usata per la bomba nucleare di Kim

Di: Redazione Metronews
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La miniera di uranio di Pyongsan, che alimenta le armi nucleari della Corea del Nord, è stata scossa da una serie di crolli di tale entità dall’essere visibile dallo spazio.

Gravi danni alla miniera di uranio

A rivelare i gravi danni all’impianto nucleare nordcoreano sono immagini satellitari che hanno fotografato la comparsa di una depressione nel terreno vicino all’ingresso della miniera, situata a meno di un chilometro di distanza dall’unico impianto operativo nel Paese asiatico in grado di trasformare il minerale in yellowcake.
Secondo Jacob Bogle, che ha creato una mappa completa del Paese sulla base di foto satellitari, il recente crollo della miniera di Pyongsan sembra essere stato progressivo, spostandosi verso Ovest con crolli successivi dal 2019 al 2021. La miniera in questione si trova a meno di 100 km a sud-est di Pyongyang e a 48 km dal confine con la Corea del Sud.

«La miniera di Pyongsan è sotterranea, quindi gli unici aspetti visibili dovrebbero essere gli ingressi dei tunnel, le strutture di superficie come le attrezzature per la frantumazione e le pile di carbone», ha dichiarato Bogle al Guardian. «Tuttavia, ciò che si è sviluppato nella miniera è una serie di fosse irregolari senza alcuna attività associata: nessun camion, nessun escavatore a tazze e nulla che suggerisca che siano stati creati per facilitare l’estrazione» ha aggiunto la stessa fonte. Due di questi pozzi, ciascuno di oltre 100 metri di diametro, sono chiaramente visibili nelle foto satellitari.

In realtà, sempre secondo Bogle, «questa zona della miniera era già stata indebolita da un crollo di 100 metri di larghezza avvenuto almeno due decenni fa». Questo suggerisce che le gallerie estratte avevano perso il loro supporto strutturale e le infiltrazioni d’acqua hanno indebolito ulteriormente il sito, provocando crolli che seguono i percorsi delle gallerie. Sulla base delle prove raccolte finora, il costo umano dei crolli è sconosciuto, ma le persone stanno ancora lavorando nella struttura. Ogni nuova foto satellitare ha mostrato che le pile di rifiuti nel sito hanno continuato a crescere, indicando operazioni continue, oltre al fatto che nuove strutture sono state costruite fuori terra, tra cui un pozzo minerario attivo a soli 230 metri dall’area che ha subito i crolli. «In effetti, quel pozzo è stato ristrutturato e ha avuto strutture aggiuntive costruite negli ultimi anni per facilitare una maggiore attività», ha affermato Bogle.

La miniera per le bombe nucleari

La miniera di Pyongsan è così grande che, nonostante i recenti crolli, è probabile che il flusso di uranio per le bombe nucleari di Kim Jong-un non si sia fermato. L’esperto ha inoltre espresso preoccupazioni in termini di sicurezza in quanto l’estrazione mineraria è uno dei settori più pericolosi, a maggior ragione in Corea del Nord. «Il Paese non dispone di attrezzature moderne e non è noto che utilizzi tecnologie avanzate per determinare dove si trovano le vene minerali o per individuare fessure nella roccia che potrebbero comportare rischi per la sicurezza», ha evidenziato Bogle.

Kim Jong-Un

«Le travi in legno sono il metodo più comune utilizzato per sostenere i soffitti, ma senza un’adeguata pianificazione o manutenzione ordinaria, il peso della roccia sovrastante può causare un crollo», ha avvertito la stessa fonte.

Il mese scorso Kim Jong-un aveva annunciato di voler costruire «esponenzialmente» più armi nucleari, quindi per farlo più minerale dovrà essere estratto da Pyongsan, col rischio di nuovi crolli e incidenti man mano che maggiori quantità di materiale verranno rimosse.

Il regime di Kim aveva confessato l’estrazione di uranio dal carbone durante una visita degli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica nel 1992.

19 Gennaio 2023
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