Cinema
10:01 am, 21 Novembre 22 calendario
3 minuti di lettura lettura

Ritratto di Regina nelle sale un’Elisabetta inedita

Di: Redazione Metronews
Ritratto di Regina
condividi

Sì, ancora lei. La regina delle regine. Anzi la Regina e basta. Personaggio e persona, vera e finta, istituzione e icona. Ma, stavolta, Elisabetta è raccontata da un angolo inedito, dallo sguardo trasversale di chi l’ha ritratta, dalla folla di fotografi che hanno tentato di afferrarne sfumature e sorprese o anche soltanto sguardi protocollati ed espressioni prevedibili. Ed ecco Ritratto di Regina dal 21 nei cinema (grazie a Nexo Digital e Rai Cinema) firmato dal pluripremiato fotografo Fabrizio Ferri.

Ritratto di Regina con Rossellini e Sarandon

Film ispirato al best seller di Paola Calvetti che sa “il suo modo di porgersi, di rivolgersi a noi unicamente con un fotogenico sorriso, è scandito dalla grazia dei suoi ritratti, come se Elisabetta, pur non lasciando trasparire alcuna emozione, davanti all’obiettivo concedesse il disvelamento di invisibili sfumature della sua personalità. Dai primi ritratti dallo stile spoglio e innocente di Marcus Adams a quelli più formali e sofisticati di Cecil Beaton, a quelli di Tony Armstrong-Jones, fotografo cognato poi promosso Lord Snowdon, di Yousuf Karsh, alle fotografie di superstar del clic come i contemporanei Brian Aris, Jason Bell, Julian Calder, David Montgomery, John Swannell, per arrivare agli anni Duemila e alla definitiva consacrazione con la fotografia del volto regale a occhi chiusi di Chris Levine” .

Ma nel film vedrete anche Pierpaolo Piccioli, uno degli stilisti e direttori creativi più importanti al mondo, Charles Dance, grande attore già vincitore dello Screen Actors Guild Awards per The Crown. Isabella Rossellini, la donna che ha avuto il maggior numero di copertine nella storia dell’editoria e Susan Sarandon che ha incontrato personalmente la Regina e che  riflette su croci e delizie della vita di un regnante.

Enigmatica, emotiva Elisabetta

Insomma vedrete Elisabetta da un obiettivo da cui probabilmente non vi era mai capitato di guardare e, fotografia dopo fotografia, racconto dopo racconto, ritratto dopo ritratto, frammento dopo frammento costruirete un vostro mosaico, tenuto ben fermo dalla musica di Remo Anzovino.

Del resto il ritratto del film vuol essere “quello di una biografia poco geometrica, molto emotiva, la storia enigmatica di una donna timida e inavvicinabile” che si intreccia alle biografie e agli umori dei grandi autori della fotografia in un viaggio immaginario, pieno zeppo di storia del passato e del presente della monarchia perché poi è un lungo capitolo di settanta anni di regno che vediamo srotolarsi attraverso il corpo reale di Elisabetta. E attraverso la sua immagine.

21 Novembre 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo