Oscar 2022
6:00 pm, 24 Febbraio 22 calendario

L’Academy lascia fuori dalla diretta gli Oscar “tecnici”

Di: Patrizia Pertuso
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CINEMA  L’Academy ha deciso. E lo ha messo pure per iscritto: otto Oscar “tecnici” non verranno consegnati in diretta durante la serata del 27 marzo ma arriveranno ai legittimi destinatari un’ora prima al Dolby Theatre; dopodiché i discorsi di ringraziamento verranno registrati via Zoom, al di fuori della “Notte delle Stelle”. Gli “esclusi” saranno gli Oscar per il miglior cortometraggio documentario, miglior montaggio, miglior trucco e acconciatura, colonna sonora originale, miglior scenografia, miglior cortometraggio animato, miglior cortometraggio live action e miglior sonoro.

L’esclusione “provata” già nel 2018

L’Academy aveva già provato ad intraprendere questa strada nel 2008. Risultato: l’ira degli addetti ai lavori e lo sdegno dei gruppi sindacali. Anche stavolta diverse associazioni di categoria sono già pronte ad osteggiare questa decisione che, se messa in atto, creerebbe ancora più problemi ad un settore già sotto ossigeno per la pandemia. Tecnici e sindacati ritengono questa presa di posizione un vero e proprio «insulto».

La replica dell’Academy

Così l’Academy tenta di alleggerire la situazione inviando a tutti una nota in cui scrive che quegli otto Oscar non parteciperanno alla diretta «nel miglior interesse del futuro dei nostri show», ovvero: l’anno scorso c’è stato un enorme calo negli ascolti, quest’anno meglio pensare a qualcosa di più snello da trasmettere sulla Abc.

Solo lo scorso anno la serata degli Oscar si svolse in modalità ridotta per il Covid ma il regista Steven Soderbergh aveva chiaramente detto che «esiste una differenza tra gli attori che il pubblico ben conosce e i tecnici: quando si guardano i crediti di un film ci si rende conto che gli attori sono soltanto una piccolissima parte di quanti hanno contribuito alla lavorazione del film».

Insomma: da una parte “the show must go on” con le sue logiche di mercato e di ascolti; dall’altra “go on” e basta, cioè quanti continuano a lavorare perché il prodotto finito arrivi nelle sale cinematografiche. Sempre più spesso relegati ai titoli di coda, i primi ad essere “tagliati”.

PATRIZIA PERTUSO

 

 

 

24 Febbraio 2022
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