oscar 2022
2:30 pm, 26 Marzo 22 calendario

Attesa per notte Oscar. Premio carriera a Samuel L. Jackson

Di: Redazione Metronews
condividi

Grande attesa per la notte Oscar 2022. L’attore Samuel L. Jackson, 73 anni, icona del regista Quentin Tarantino, ha ricevuto il Premio Oscar alla carriera. L’attore nero americano si ricorda tra l’altro per le sue interpretazioni nel film di Spike Lee Fà la cosa giusta e in quelli di Tarantino per i ruoli in Pulp Fiction, Jackie Brown, Django Unchained e come personaggio di numerose pellicole Marvel. Jackson finora non aveva ottenuto che una nomination agli Oscar per Pulp Fiction. La notizia del premio gli è stata data due giorni prima della cerimonia di consegna delle statuette dall’attore Denzel Washington, che ha ricordato la straordinaria carriera del collega: «152 film e 27 miliardi di dollari di incassi, più di qualsiasi altro attore nella storia».

Il presidente dell'Ucraina Zelensky
Il presidente dell’Ucraina Zelensky

Notte Oscar, attesa per Zelensky

In queste ore di vigilia per la notte Oscar, l’attesa è concentrata sul peso che la guerra in Ucraina avrà nello show. In un momento in cui nel mondo non si parla d’altro che dell’aggressione russa è probabile che le star approfitteranno della ribalta per prendere posizione. Ci potrebbe essere addirittura Volodymyr Zelensky, con un messaggio in diretta o preregistrato. Lo ha proposto nei giorni scorsi Amy Schumer, una delle presentatrici della serata. E l’ex attore oggi presidente ucraino -che da un mese, con innegabile appeal mediatico, galvanizza la difesa contro i soldati di Mosca- sarebbe in contatto con l’Academy per definire i dettagli. Il produttore della cerimonia, Will Packer, quando, giovedì, gli è stato chiesto esplicitamente non lo ha confermato ma neppure escluso: «Si sta ancora lavorando all’organizzazione dello spettacolo, quindi non è qualcosa di cui parlare, in un senso o nell’altro». E una delle presentatrici, Wanda Sykes, pur scherzandoci su (“Non è impegnato a fare altro in questo momento?”) ha promesso che della guerra in Europa si parlerà in modo «naturale» e «intenso». Packer ha assicurato che lo spettacolo si svolgerà con una consapevolezza non solo della situazione in Ucraina, ma anche dei modi in cui la pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto sul mondo negli ultimi due anni, due anni che -ha detto- sono sembrati «decenni».

Di sicuro sarà curioso vedere quanto peso si darà al tema. La cerimonia è la prima in presenza dopo la pausa per la pandemia da Covid e la kermesse è tradizionalmente uno spazio in cui emergono questioni forti: l’inclusione, le donne, le critiche per la mancanza di ‘nomination’ afro americane o delle minoranze. Le star, spesso di tendenza liberal, sanno di avere i riflettori puntati addosso e ne approfittano per sollevare temi a cui tengono e dalle connotazioni politiche: sono rimasti nella storia l’accorato appello di Richard Gere per il Tibet o quello di Leonardo DiCaprio per il pianeta. Già si sa per esempio che Mila Kunis, che è ucraina e che insieme al marito Ashton Kutcher ha raccolto 35 milioni di euro per i rifugiati ucraini, dovrebbe fare un appello.

Sorrentino

Intanto l’italiano più atteso, in California, è già arrivato: Paolo Sorrentino, che  potrebbe ottenere la sua seconda ambita statuetta. accompagnato dalla moglie Daniela D’Antonio, è già da alcuni giorni a Los Angeles. Il suo E’ stata la mano di Dio punta all’Oscar per il Miglior film internazionale ma la concorrenza è molto agguerrita, a partire giapponese Drive My Car e dal danese Fleè. In attesa di domani, quando l’Italia spera di vedergli assegnato un riconoscimento come nel 2014, Sorrentino ha dovuto affrontare alcuni degli appuntamenti più o meno mondani legati al premio dell’Academy. E’ stata la mano di Dio, scelto a febbraio come candidato per il miglior film internazionale, in America ha potuto contare su successo di pubblico e critica e un endorsement d’eccezione come quello di Robert De Niro. Domani sera con lui ci saranno anche Filippo Scotti, il giovane attore che impersona Fabietto Schisa, alter ego del regista, vincitore per questo ruolo del premio Marcello Mastroianni alla 78esima Mostra di Venezia; e Lorenzo Mieli, che, con The Apartment, ha partecipato alla produzione della pellicola distribuita da Netflix e Lucky Red.

26 Marzo 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo