Oscar 2022
5:00 am, 29 Marzo 22 calendario

Oscar 2022, dopo lo schiaffo arriva la polemica sulla Vitti

Di: Patrizia Pertuso
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CINEMA Nel “day after” della cerimonia di premiazione della 94esima edizione degli Oscar dal Dolby Theatre di Hollywood, tutti vogliono dire la loro. Non tanto sui film che hanno vinto le statuette più importanti – miglior film è Coda – I segni del cuore di Sian Heder, Oscar per la regia a Jane Campion per Il potere del cane, Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye è la miglior attrice protagonista, miglior attore non protagonista Troy Kotsur per Coda, miglior film internazionale Drive my car del giapponese Ryûsuke Hamaguchi – quanto sull’ormai noto schiaffone mollato da Will Smith (miglior attore protagonista in King Richard) a Chris Rock per una battuta di quest’ultimo rivolta alla moglie di Smith (la signora, malata di alopecia, si è presentata con i capelli rasati e Rock le ha chiesto ridendo se stesse pensando ad interpretare “Il soldato Jane 2”).

Roberto D’Agostino: «Uno schiaffo non è un gesto violento»

In molti si chiedono se quel ceffone può essere annoverato tra i gesti “violenti” o meno. Da una parte, coloro che lo giustificano – Roberto D’Agostino, per esempio, ha dichiarato che non si è trattato di «un’aggressione vera e propria» non essendoci stato un pugno: «uno schiaffo – spiega D’Agostino – è un gesto di disprezzo, come quello che diedi io a Vittorio Sgarbi tanti anni fa».

Vittorio Sgarbi: «Lo schiaffo di D’Agostino a me fu violento»

«Lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock – controbatte Vittorio Sgarbi – e quello che mi diede Roberto D’Agostino nel 1991? Non sono paragonabili! Se tu durante la cerimonia degli Oscar hai di fronte un cretino che prende in giro tua moglie che è malata fai bene a dargli uno schiaffo. Smith non è stato violento, ha difeso sua moglie e ha fatto bene. Mentre D’Agostino con me è stato violento perché la nostra discussione poteva finire nel gioco».

Gabriele Muccino: «Mi spiace per Will»

Dall’altra coloro che accusano l’attore di aver perso la più bella occasione della sua vita lasciandosi andare alla violenza gratuita in un’edizione degli Oscar che tutto doveva essere tranne che violenta. Poi c’è chi come Gabriele Muccino, che nei giorni scorsi su Twitter aveva cinguettato in favore dell’Oscar all’amico Will, che si dispiace per il comportamento dell’attore senza scendere troppo in accuse o giustificazioni.

Chiara Detassis: «Hanno dimenticato Monica Vitti»

Chi invece punta il dito senza mezzi termini è Chiara Detassis, presidente dei nostrani David di Donatello, che (giustamente) lamenta «la dimenticanza su Monica Vitti. I David di Donatello non la dimenticheranno».
«Per fortuna – aggiunge – non hanno dimenticato Lina Wertmuller che aveva recentemente ricevuto sia l’Oscar alla carriera sia la stella sulla Walk of Fame».

I tre italiani battuti

Già perché in tutto questo i tre italiani candidati agli Oscar (https://it.wikipedia.org/wiki/Premi_Oscar_2022)se ne sono tornati a casa a mani vuote: a Paolo Sorrentino con E’ stata la mano di Dio si è preferito Drive my car di Ryûsuke Hamaguchi; Jenny Beavan per Crudelia ha scippato l’Oscar per i costumi a quelli ideati da Massimo Cantini Parrini per Cyrano; e il film d’animazione Luca di Enrico Casarosa è stato surclassato da Encanto.

PATRIZIA PERTUSO

29 Marzo 2022 ( modificato il 28 Marzo 2022 | 16:46 )
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