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8:29 pm, 14 Febbraio 22 calendario

I diplomatici Usa lasciano Kiev, distrutti i computer

Di: Redazione Metronews
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Come anticipato, gli americani lasciano l’ambasciata di Kiev: il Dipartimento di Stato Usa ha reso noto che sposta tutto il personale rimanente dell’ambasciata in Ucraina da Kiev a Leopoli, nel settore occidentale del Paese. Secondo il Wall Street Journal, ai diplomatici che erano rimasti in loco è stata ordinata la distruzione delle apparecchiature informatiche.

Il segretario di Stato, Antony Blinken, ha parlato di “accelerazione drammatica del rafforzamento delle forze russe”. “Ho ordinato queste misure per una ragione, per la sicurezza del nostro staff. Sollecitiamo con forza i cittadini americani che ancora rimangono in Ucraina a lasciare il Paese immediatamente“, ha aggiunto Blinken ribadendo che “la strada per la diplomazia rimanere aperta se la Russia sceglie di impegnarsi in buona fede”.

Diplomatici Usa via, tensione alta

La tensione dunque, resta altissima. Ci sono «tutti gli elementi» per una «massiccia offensiva» della Russia in Ucraina, ha detto il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, in una intervista a France 5. Tuttavia, ha sottolineato il capo della diplomazia francese, «a oggi nulla indica» che il presidente russo, Vladimir Putin, abbia preso la decisione di invadere l’Ucraina.

Lo spiraglio di Lavrov

Del resto, anche se i diplomatici Usa se ne vanno da Kiev, uno spiraglio c’è: la Russia “sta procedendo nel suo dialogo con i partner Occidentali, in particolare con gli Stati Uniti, alla ricerca di risposte alle sue legittime richieste”, ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel colloquio che ha avuto oggi al Cremlino con il Presidente Vladimir Putin. “Come ministro degli Esteri, devo dire che c’è sempre una chance” per i colloqui, ha dichiarato inoltre Lavrov, rispondendo a Putin che gli chiedeva se ci fosse ancora la possibilità di raggiungere un accordo con i partner occidentali, sulle richieste di garanzia di sicurezza di Mosca. “La Russia è disponibile ad ascoltare contro argomentazioni serie”, da parte degli interlocutori, ha sottolineato il ministro.

Con un documento di dieci pagine la Russia sta completando la risposta alle contro proposte degli Stati Uniti alle richieste per garanzie vincolanti sulla sicurezza in Europa, ha detto Sergei Lavrov a Vladimir Putin. “Non possiamo accettare” le risposte negative degli Usa ad alcune nostre richieste, vale a dire, allo stop all’espansione della Nato a est, e al ritorno alla situazione precedente al 1997, quando fu firmato l’Atto fondativo Nato Russia.

14 Febbraio 2022
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