Milano Teatro
11:29 am, 18 Gennaio 22 calendario

All’Elfo Luca Toracca fa tornare in scena Quentin Crisp

Di: Redazione Metronews
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TEATRO In prima nazionale, da domani al 6 febbraio, sarà di scena nella sala Bausch del Teatro Elfo Puccini, Quentin Crisp La Speranza è nuda di Mark Farrelly nella traduzione di Matteo Colombo, a cura di Ferdinando Bruni. Sul palco Luca Toracca.

Quentin Crisp, icona gay

La vita di Quentin Crisp, icona gay nel mondo anglosassone, comincia con una difficile giovinezza in cui per vivere si deve prostituire o, ben che vada, posare nudo nelle scuole d’arte. Deriso continuamente per il suo essere effeminato, Crisp viene ripetutamente molestato dalla polizia, insultato o, peggio ancora, picchiato. Proprio per difendersi da questa dolorosa situazione si costruisce nel corso degli anni una corazza fatta di intelligenza e di irresistibile distacco ironico.

Arrestato per adescamento, si difende così: «Vostro onore, io non mi spingo agli estremi. Ci vivo. Mi vesto e vivo in modo tale che tutto il mondo capisca che sono omosessuale, e questo mi separa dal resto dell’umanità, anziché facilitarmi… A me il sesso illecito non interessa, anche perché guardare il cavallo dei pantaloni di un uomo, dopo un po’ diventa perfino più noioso che guardarlo negli occhi…».

Come lui stesso ammette, non ha nessun talento se non quello di essere se stesso, ma la sua personalità e il suo acume sono più che sufficienti a renderlo ben presto noto anche al di fuori della cerchia ristretta dei locali gay. Alla repressione e alle aggressioni reagisce con le sue mises fiammeggianti, i suoi trucchi, le sue clamorose pettinature: tutto il mondo deve sapere che è omosessuale, anche se a qualcuno che gli chiede se la sua è una omosessualità praticata risponde: «Che bisogno c’è? Sono già perfetto così».

Il successo di Quentin Crisp

Quentin Crisp diventa famoso presso il grande pubblico grazie alla brillante interpretazione che di lui dà John Hurt nel 1975 in un film per la televisione. «Come Quentin Crisp è molto più credibile lui di me», è il suo commento. Nel 1991 interpreta il ruolo della Regina Elisabetta I nel film Orlando di Sally Potter e incuriosisce un pubblico ancora più vasto. In tarda età emigra negli Stati Uniti, dove diventa un mito rispettato per il suo coraggio, la sua onestà e il suo acume, che sfoggia in serate e monologhi che a un pubblico italiano potrebbero ricordare gli indimenticabili bis di Paolo Poli. Vive in povertà a Manhattan in un monolocale cadente e muore all’età di 91 anni. A chi gli chiede a cosa attribuisce la sua longevità risponde: «sfortuna».

Il testo di Mark Farrelly

Mark Farrelly in La speranza è nuda costruisce un monologo in due parti che attinge a piene mani da un repertorio di aforismi e paradossi degni di Oscar Wilde. Nella prima parte racconta gli anni difficili di Londra, nella seconda riproduce uno degli irresistibili one-man-show in cui Crisp si esibiva a New York.

Luca Toracca, attore dotato di ironia, curiosità per la vita e abilità trasformistiche è l’interprete perfetto per far conoscere questo personaggio sorprendente, inedito e soavemente rivoluzionario.

elfo.org

 

18 Gennaio 2022
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